Su invito della Facoltà di Scienze linguistiche e letterature straniere e del Dipartimento di Scienze storiche e filologiche la professoressa Maija Rozite dell'Università di Latvia, in Lettonia, ha visitato la sede di via Trieste .
La professoressa Rozite si occupa di turismo internazionale seguendo, in particolare, un progetto del governo lettone finalizzato al recupero e la valorizzazione della memoria legata all'olocausto nella capitale, Riga.
La professoressa ha tenuto un seminario a cui hanno preso parte docenti e studenti della facoltà di Scienze linguistiche, introdotta dai professori Giovanni Gregorini e Maria Paola Pasini.
«Per molto tempo il tema dell’olocausto e dello sterminio degli ebrei in Lettonia – ha spiegato la professoressa Rozite – è stata una pagina dimenticata della nostra storia. Con questo progetto il governo e l'università vogliono riportare l'attenzione su quanto accaduto, delimitando i luoghi simbolo di queste dolorose vicende - come lo spazio occupato dal ghetto di Riga - con cartelli, materiale illustrativo e descrittivo, in modo che i residenti e i visitatori possano prendere consapevolezza delle vicende storiche che hanno riguardato la Nazione».
«Con la professoressa Rozite ed il suo gruppo di lavoro a Riga, l'idea è di costruire un percorso di collaborazione sui temi del patrimonio dissonante e controverso, oggi di grande attualità, anche in vista della partecipazione di alcuni docenti della nostra università facoltà alla conferenza in internazionale di Goteborg nel 2023» hanno spiegato i professori Gregorini e Pasini.
La visita dell’accademica lettone si è conclusa al cospetto della Vittoria alata. Guida d'eccezione è stato Stefano Karadjov, direttore della Fondazione Brescia Musei e docente di Promozione e valorizzazione internazionale del territorio.
