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Come sta il mondo?

23 luglio 2021

Come sta il mondo?

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Covid unlocking is threat to the world: 1200 scienziati scrivono a Boris Johnson per scongiurare le riaperture imminenti, il virus ha ripreso a correre. Il mondo non sta ancora bene: in attesa di quella olimpica, sta correndo la sua maratona.

Sabato 17. Olimpiadi a rischio? C’è il primo contagio nel villaggio di Tokyo, il numero dei ricoveri aumenta, a sei giorni dall’inizio. La Germania continua a soffrire: le vittime delle alluvioni crescono e le previsioni del tempo non migliorano. E’ già qui, il climate change: o si agisce ora o i disastri aumenteranno, mentre il “pacchetto clima” e la campagna elettorale ne risentono.

Domenica 18. Dalle isole greche a quelle spagnole il virus incombe sulle vacanze: nuovi focolai e nuovi coprifuochi, nell’impossibilità di tornare in patria. La patria di Usain Bolt è orfana a Tokyo: l’uomo più veloce della Terra non correrà più su una pista e oggi l’atletica è più povera per tutti. E’ più povero anche il mondo senza Nelson Mandela: a più di cent’anni dalla nascita Madiba è sempre “invictus”.

Lunedì 19. Superata la metà: il 50,21% della popolazione italiana over 12 è immunizzato e il Governo studia l’estensione del Green Pass. Tokyo resiste, fra tifo virtuale e contagi nella bolla: si pensa a venerdì, gli stadi sono pronti, the sport must go on. A Palermo è il giorno del ricordo. Alle 16.58 un minuto di silenzio per sei persone: un giudice e cinque nella scorta, quelli che avevano paura e la combattevano con il coraggio.

Martedì 20. Sale a 71 il numero dei contagi fuori e dentro il villaggio olimpico: allenamenti separati, ma l’isolamento non è per tutti. Tutti a rischio: i non vaccinati molto di più, ma il principio è ancora la massima precauzione. In alcuni casi è già tardi: festeggiamenti e vacanze hanno già prodotto effetti. Intanto, Jeff Bezos si rifugia nello spazio con la più anziana e il più giovane astronauta: il primo volo suborbitale con civili a bordo della storia, nel primo giorno.

Mercoledì 21. Su Marte, invece, non ci sono tracce, almeno di metano che vuol dire segno di vita. La vita delle donne georgiane è anche nei boschi: alcune desiderano vivere con saggezza e proteggono l’intero ecosistema. E fra due giorni si inizia: nei Giochi olimpici più difficili del secolo Tokyo 2020 diventa 2021 e, fra contagi e timori, tra freno e slancio, 11mila atleti ancora ci credono. Come Filippide.

Giovedì 22. In Italia è il giorno del green pass: il nuovo decreto Covid è in arrivo. E il giorno del green: a Napoli è G20, anche la Terra ha bisogno di cure. Mentre affronta il virus, il Regno Unito affronta l’Europa e chiede una moratoria per gli accordi post Brexit. A Tokyo è vigilia: le Olimpiadi del ’64 non torneranno, quelle della rinascita saranno sotto tono. Occorre di nuovo il sogno di Goldblatt: un “grande atto di reimmaginazione collettiva”.

Venerdì 23. 237 chilometri da Atene a Sparta in un giorno e mezzo: Filippide era un messaggero atletico e, più veloce di un cavallo, correva da una città all’altra per chiedere aiuto contro l’esercito persiano. Ne percorse 500 in pochi giorni, e prima di morire riuscì a dirlo: “Vittoria”. Una pandemia non è una corsa, è una maratona. Quella che chiude sempre i Giochi olimpici, a memoria di quella grande impresa. Quando si chiuderà la maratona del mondo?

Un articolo di

Federica Mancinelli

Federica Mancinelli

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