Dal Wisconsin per il corso intensivo in Psicologia clinica

Sono 14 gli studenti di psicologia della La Crosse University, con sede in Wisconsin, giunti a Brescia per una settimana d’approfondimento sull’utilizzo del modello Trekking Therapy in ambito clinico.

Ad accompagnare gli studenti durante lo Study Tour, quest’anno giunto alla 5^ edizione e intitolato Living “La Dolce Vita” 5.0: De gustibus non disputandum est” exploring the Italian choice”, sono presenti i professori Alessandro Quartiroli e Alex O’Brien della Università del Wisconsin - La Crosse. 

Il progetto Study Tour nasce dalla collaborazione tra la Facoltà di Psicologia della sede bresciana dell’Ateneo e il corso corrispettivo attivo presso l’Università La Crosse. La proposta rientra tra le esperienze di internazionalizzazione proposte da ASAG (Alta Scuola Agostino Gemelli).

Alle 30 ore di cui è composto il corso intensivo hanno avuto accesso 28 studenti, 14 statunitensi e altrettanti italiani. Questi ultimi selezionati da una rosa di 33 candidature giunte dagli iscritti al triennio in Scienze e tecniche psicologiche della sede bresciana.

Tra i temi affrontati in aula, e non solo, un ruolo di rilievo lo avuto la Trekking Therapy: modello d’intervento e riabilitazione, da qualche anno validato come alternativa al carcere minorile per ragazzi e persone colpevoli di reati non violenti.

In cattedra, e lungo i sentieri della valle di Mompiano nei pressi del Campus di via Garzetta, è salito il professor Giancarlo Tamanza, docente di Psicologia Clinica che, insieme al collega psicoterapeuta Luca Bonini e all’educatore Nicola Maccioni della Cooperativa Area Onlus, ha prima spiegato e poi mostrato sul campo, pratiche, effetti e risultati della modalità d’intervento.

A partire dal 2017, infatti, l’equipe così composta è stata autrice del progetto “A Piedi”, successivamente evoluto in “A Piedi e In Bici” – messo a punto grazie alla sinergia tra il Laboratorio di Psicologia dell’Università Cattolica, Area Onlus e il Tribunale dei minorenni di Brescia – che ha portato la pratica a divenire un modello nazionale (leggi l'intervista al prof. Tamanza).