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In the Age of Ingenuity

09 aprile 2021

In the Age of Ingenuity

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April, come it will: è il mese dei vaccini, per i fragili, ma non ancora per ognuno, e dalla salute dipende anche l’economia. E’ il mese dell’"Ingenuità": c’è più spazio per tutti.

Sabato 3. A pochi metri di distanza uno Stato che ha il primato vaccinale e un’Amministrazione quasi senza dosi: Israele e Palestina sono destinati alla diversità. Quando andrà tutto meglio, non basterà nessun vaccino, bisognerà cambiare vita: economia e natura in una nuova armonia. E, in attesa di celebrare la Pasqua, nel Sabato Santo si vaccina anche in chiesa: in Sicilia più di 300 sono aperte, per venerare Dio che dorme e proteggere il mondo che verrà.

Domenica 4. Pasqua di passione in Brasile: 4mila morti al giorno a causa di Sars-CoV-2, esplosione della povertà e governo federale inesistente. Pasqua di protesta in Myanmar: centinaia di cittadini non si arrendono e vegliano senza sosta nelle strade, la luce delle candele è quella della democrazia. Intanto, stamattina una donna è andata verso un sepolcro, ingenuamente: era vuoto. In un Aprile nuovo, come Maria di Magdala, come quelli che hanno speranza.

Lunedì 5. In India si ferma tutto: 100mila contagi in 24 ore e cinque Stati con elezioni in corso. In Gran Bretagna tutto si muove: fra qualche giorno test gratis per tutti, vaccinazioni continue e roadmap per le riaperture. In Giordania il principe è agli arresti domiciliari, ma su Twitter dice che non obbedirà. In Galilea la pietra è rotolata e le donne continuano ad annunciare. E’ Lunedì e il messaggero porta a tutti la buona notizia: ricominciare è sempre possibile.

Martedì 6. Si ritorna a sognare: di lavorare all’estero. Lo smart working aiuta, la transizione professionale è quasi reale. Per ora la realtà è economica: vaccini scarsi e sempre più preziosi. Ma anche vaccinati che cosa si può fare? Da domani in Italia si potrà tornare a scuola: tutti i piccoli, la metà dei grandi. Intanto, ancora ingenuamente, il tempo trascorre nei Social e un piccolo elicottero è sopravvissuto alla notte marziana; solo e al gelo, ingenuamente persevera.

Mercoledì 7. Farmacovigilanza al centro della notizia: WHO rassicura, EMA si pronuncia in giornata. Se c’è correlazione fra malattia e vaccino, raccomandazione in arrivo. In un altro continente si ricorda un genocidio: da oggi, per cento giorni, ventisette anni fa in Rwanda esercito e milizie massacrano un milione di tutsi, la minoranza sociale e culturale del Paese. In Italia, intanto, si riaprono le scuole, anzi: cinque milioni di studenti vi entrano di nuovo. L’Inverno non dura per sempre.

Giovedì 8. “Uso preferenziale”: EMA si è pronunciata sul nesso di causalità di un vaccino, adesso il criterio anagrafico è rimesso alle regioni dell’Europa. Prossima decisione sulle seconde dosi. Intanto, il mondo continua a cambiare: New York è sempre meno una città per ricchi e in Giordania gli affari di famiglia ormai li conoscono tutti. E se forse ora è ingenuo pensare che andrà tutto bene, mentre la mente viaggia, ci prepariamo a rifarlo davvero.

Venerdì 9. “Think of the world if we make 2019 the start of a different kind of ‘AI’: an Age of Ingenuity”. E’ il 4 dicembre 2018 e Sars-CoV-2 è solo un’ipotesi. Christine Lagarde immagina il nuovo anno come "un’era dell’ingegnosità”, cioè di libera fiducia e creativa cooperazione. E’ il 2021, Ingenuity resiste, nel futuro: il 12 aprile ci darà notizie. Lo stesso giorno in cui Jurij Gagarin diventa il primo uomo nello spazio: “Il cielo è molto nero, la Terra è azzurra. Tutto può essere visto molto chiaramente”, nella nuova era dell’"ingenuità".

 

 

Un articolo di

Federica Mancinelli

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