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MBA E4Impact: un master che unisce l’Africa

07 maggio 2021

MBA E4Impact: un master che unisce l’Africa

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Cinque paesi africani, più di cento imprenditori locali e un solo obiettivo: creare lavoro e reale sviluppo per le comunità a cui appartengono. Si è tenuta sabato 8 maggio la Graduation Ceremony per 150 iscritti al corso MBA in Impact Entrepreneurship di E4Impact, l’iniziativa di ALTIS, l’Alta Scuola Impresa e Società dell’Università Cattolica del Sacro Cuore che favorisce lo sviluppo sostenibile delle economie emergenti supportando la formazione di imprenditori ad alto impatto sociale e ambientale.

L’evento ha riunito assieme, seppur virtualmente, i diplomati del corso attivato in cinque atenei africani: l’Università di Makeni, Sierra Leone, l’ugandese Martyrs University, il Centre de Recherche et d'Action pour la Paix, Costa d'Avorio, l’ateneo etiope St. Mery University e l’Università del Ruanda. L’evento è il primo nel suo genere ed è un modo per valorizzare la E4impact Alliance: un network di università africane riunitesi per la prima volta alla presenza del Rettore dell’Università Cattolica Franco Anelli nel 2019.

Alla cerimonia sono intervenuti i rettori dei cinque atenei africani coinvolti, oltre all’Ambasciatore Fabrizio Lobasso, vicedirettore per l’Africa del Ministero degli Affari Esteri della Cooperazione Internazionale italiano, e il professor Mario Molteni, ordinario di Economia Aziendale presso la facoltà di Economia dell’Università Cattolica e delegato del Rettore ai rapporti con le imprese.

«Vorrei sottolineare che quest'anno si celebra il Centenario della nostra Università - ha detto il Rettore Anelli - e credo che il progetto E4Impact vada al centro della missione per la quale è nata la nostra Università, cioè assicurare la presenza nel mondo universitario e culturale di persone impegnate ad affrontare e risolvere, alla luce del messaggio cristiano e dei principi morali, i problemi di società e cultura. Il riferimento alla nostra matrice culturale non è un fattore di chiusura, ma di dialogo, collaborazione e fratellanza con tutti i popoli e le istituzioni impegnate per il bene dell'umanità e della società. Pertanto, sono particolarmente felice che a questa cerimonia ci siano università cattoliche e non cattoliche, private e pubbliche, alcune con una lunga tradizione e alcune di recente costituzione: tutte mosse da uno scopo comune».

«Si tratta di una tappa importante per dare una forma sempre più consistente di una alleanza tra 20 università che presto diventeranno anche 25 in altrettanti paesi africani - ha dichiarato il professore Mario Molteni- un network destinato a diventare un punto di riferimento per ogni tipo di impresa che sia attento all’impatto sulla società e sull’ambiente».

Un articolo di

Michele Nardi

Michele Nardi

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