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A Napoli per una lezione 'sul campo' di Letteratura latina

24 ottobre 2025

A Napoli per una lezione 'sul campo' di Letteratura latina

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La storia e la bellezza quotidiana cristallizzata per sempre, dopo la celeberrima eruzione del Vesuvio del 79 d.C. hanno fatto da sfondo all’ultima lezione del corso di Letteratura Latina, tenuto dal professor Massimo Rivoltella a 40 studenti delle sedi di Brescia e Milano.

Una due-giorni tra i siti di Pompei ed Ercolano che ha permesso agli studenti di mettere in pratica gli strumenti di conoscenza appresi durante l’anno e capire che il latino è prima di tutto la chiave per goder della bellezza che li circonda. 

L’itinerario è stato pensato continuità rispetto agli argomenti svolti nel secondo semestre e all’opera “Hecastus”, del Cinquecento fiammingo, che narra la vicenda di Ciascuno: un uomo ricco qualunque, che incarna ognuno di noi e che si trova a essere improvvisamente colto da un malore mentre si dedica alla sua quotidianità mondana riscoprendosi impotente davanti alla Morte.

L’invincibilità di questa e l’impossibilità di opporvisi sono stati fili rossi anche del viaggio, che ha visto gli studenti percorrere luoghi dove la morte all’improvviso, proprio come per Ecasto, ha preso il sopravvento. 

All’interno del sito archeologico di Ercolano il gruppo ha potuto apprezzare e quasi respirare tutta la storia e la bellezza del luogo la cui quotidianità è stata conservata in maniera sensazionale. 

Poi è stata la volta del Monastero di Camaldoli che - situato sopra Napoli- gode di una vista mozzafiato su tutta la città. La struttura è gestita dalle Figlie spirituali di Santa Brigida che hanno accolto i ragazzi con impagabile ospitalità. 

A Pompei l’intera giornata è trascorsa tra lo splendore delle domus e di mosaici e pitture parietali conservate al loro interno, mentre al centro storico di Napoli sono state dedicate le ultime ore prima del ritorno. 

Durante tutto l’itinerario, oltre che essere accompagnati dalla voce delle guide, i partecipanti sono stati aiutati all’immersione nel mondo e nell’atmosfera del luogo anche dalle parole di Plinio il Giovane - celeberrima fonte per l’eruzione del 79 d.C. - che hanno risuonato grazie ad alcuni studenti che ne hanno prodotto una lettura recitata. 

Un articolo di

Giulio Frerini e Edoardo Lazzaroni

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