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Donne in volo nella scienza
In occasione della Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza l'evento promosso da università bresciane e Comune
| Antonella Olivari
09 settembre 2025
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Dalla sinergia tra l’Università Cattolica e l’Università degli Studi di Brescia (ente capofila) nasce il progetto STEM in Genere Academy.
Il progetto, presentato nell’ambito dell’Avviso STEM 2024 promosso dal Dipartimento per le Pari Opportunità presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, si è distinto a livello nazionale classificandosi al terzo posto in graduatoria, sul totale di 51 candidati, col punteggio di 95/100 e ottenendo il finanziamento massimo previsto, pari a 300.000 euro.
STEM in Genere Academy propone un approccio didattico innovativo per l’insegnamento delle discipline STEM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica) nelle scuole secondarie di primo e secondo grado del territorio bresciano.
Se, infatti, è proprio nei momenti di transizione scolastica che studenti e studentesse iniziano a orientarsi verso il proprio futuro, l’obiettivo è rafforzare il bagaglio di conoscenze del corpo docente affinché l’apprendimento delle materie scientifiche sia più inclusivo, motivante e attrattivo.
In linea con le strategie nazionali ed europee per la riduzione del divario di genere, il Gender Equality Plan 2022-2024 delle due Università e gli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite (SDG 4 e 5), il modello sviluppato unisce quindi la trasmissione di competenze tecnico-scientifiche ad alto profilo con la riflessione critica sugli stereotipi e i pregiudizi di genere.
Per la professoressa Raffaella Iafrate, delegata del Rettore alle Pari opportunità dell’Università Cattolica, sottolinea che «Le ricerche dimostrano che il superamento degli stereotipi di genere e delle percezioni errate sulle competenze femminili nel campo scientifico passa da un lavoro culturale ed educativo: se si lavora per modificare i bias di genere e le credenze erronee, aumentando la consapevolezza di uomini e donne, migliorano gli atteggiamenti e le percezioni di efficacia e diminuisce il divario di genere».
Un elemento decisivo per la realizzazione del progetto – che avrà durata di due anni (2025-2026 e 2026-2027) - è rappresentato dalla collaborazione tra Università.
L’Università Statale è coinvolta con i dipartimenti di Ingegneria, Statistica, Matematica e Chimica, mentre la sede bresciana della Cattolica porterà nel progetto il valore delle proprie competenze scientifiche e pedagogiche con il coinvolgimento delle Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali e della Facoltà di Scienze della Formazione.
Il gruppo di lavoro è composto dalle professoresse Mariasole Bannò, Anita Pasotti, Marika Vezzoli, Stefania Federici e Monica Tiboni (Università degli Studi di Brescia) con Stefania Pagliara e Simona Ferrari (Università Cattolica, sede di Brescia).
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