Due ottime notizie nell’arco di un pomeriggio per l’Università Cattolica del Sacro Cuore. Lo scorso 15 luglio è arrivato il doppio OK da parte dell’Unione Europea per due progetti pionieristici nell'ambito del programma Erasmus+ Capacity Building in Higher Education, volto ad ammodernare ed integrare i modelli formativi universitari tra EU e paesi extra-europei. I progetti si chiamano "Agritour" e "EU-Micronesia" e rappresentano i primi due progetti finanziati in questo specifico settore con paesi del Pacifico.
Entrambi condividono una visione comune: promuovere uno sviluppo locale sostenibile che faccia leva sulla valorizzazione del patrimonio culturale e immateriale delle comunità, con un'attenzione speciale per il cibo come elemento di identità e motore di crescita turistica. Questa visione si traduce in un approccio che lega indissolubilmente la formazione accademica alle economie locali. L’idea di fondo è che il futuro delle comunità insulari del Pacifico risieda nella capacità di trasformare le proprie risorse naturali e tradizioni in opportunità di lavoro qualificato.
Il progetto "Agritour" incarna perfettamente questa filosofia, proponendo di costruire un'alleanza strategica tra agricoltura e turismo nelle isole di Fiji, Samoa e Vanuatu. Attraverso la creazione di un corso digitale sulle tematiche del turismo rurale, lo sviluppo di protocolli per stage in aziende locali e l'organizzazione di workshop pratici, "Agritour" intende fornire agli studenti gli strumenti per diventare ambasciatori del proprio patrimonio enogastronomico, contribuendo a un modello di sviluppo turistico che sia autentico e rispettoso delle identità locali.
Il progetto EU-Micronesia, invece, si fonda esplicitamente sui principi della strategia europea "Farm to Fork" volendo offrire la possibilità di modernizzare il sistema formativo per orientare i giovani verso le "carriere verdi e blu", ovvero professioni legate alla tutela dell'ambiente e alla valorizzazione delle immense risorse marine. Il progetto non si limita a una riforma curriculare, ma si propone di creare un'alleanza tra atenei e imprese per radicare la formazione nel tessuto economico locale.
«Per la nostra Università questi due progetti non rappresentano semplici programmi di collaborazione scientifica, ma un ulteriore conferma di come l’Ateneo sia un attore globale nella promozione di modelli di sviluppo equi e sostenibili - spiega il professor Michele Fontefrancesco, proponente delle due progettualità. È sicuramente un onore ed una grande sfida essere tra gli apripista in questo campo di collaborazione, potendo portare a valore la storia ed i valori dell’Università Cattolica nello scrivere una pagina di futuro nelle comunità del Pacifico».