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Boom del tennis in Cattolica, ai CMU è triplete (e seconda Coppa delle Università)

10 giugno 2025

Boom del tennis in Cattolica, ai CMU è triplete (e seconda Coppa delle Università)

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Al Roland Garros, Sara Errani e Jasmine Paolini sono ancora le regine di Francia, dopo l’oro olimpico conquistato un anno fa a Parigi. Jannick Sinner si ferma solo in finale, al super tie-break, dopo 5 ore e 29 minuti di tennis stellare con Carlos Alcaraz sulla terra rossa della Porte d'Auteuil. Lorenzo Musetti incanta tutti con il suo gioco puro e spettacolare, fino al problema alla coscia sinistra che lo costringe a fermarsi nella semifinale degli Open di Francia contro lo spagnolo numero 2 al mondo. Non c'è dubbio, il tennis italiano sta vivendo la sua stagione migliore di sempre. Il Roland Garros lo conferma ancora una volta, ed è così perfino all’Università Cattolica del Sacro Cuore. Proprio in contemporanea con il torneo parigino, la squadra allenata da Paolo Calore ha vinto tutto ciò che si poteva conquistare ai Campionati milanesi universitari (CMU), primeggiando sia nel torneo maschile sia nel torneo femminile, e pure nel doppio misto. 

Nella finale della Davis Cup, al PalaCUS, per l’Università Cattolica è sceso in campo Moritz Trocker, studente di Economia e legislazione d’impresa. La partita contro l’atleta dell’Università Bocconi è senza storia, e porta in Largo Gemelli il primo titolo di giornata con un secco 6-2 6-1. Diversa è la trama della finale della Fed Cup, ma non l’esito. Per l’Università Cattolica c'è Agnese Zapelli, che dieci giorni fa ha vinto la medaglia d’argento nel doppio femminile agli ultimi Campionati nazionali universitari, sulla terra rossa di Ancona, dove ha rappresentato il CUS Milano e, ovviamente, Largo Gemelli. Zapelli vince 6-2 il primo set contro l’atleta dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca. È decisamente più combattuto il secondo set, messo in cassaforte dalla studentessa della Facoltà di Economia solo al tie-break 7-6.

E la Cattolica conquista uno storico triplete proprio grazie ai gemelli Agnese e Alessandro Zapelli, entrambi iscritti a Economia e Gestione aziendale, che nel doppio misto hanno avuto la meglio sulla coppia del Politecnico di Milano in due set, 6-3 6-2. «Abbiamo rispettato i pronostici, siamo partiti come favoriti e abbiamo mantenuto le aspettative» commenta soddisfatto coach Paolo Calore. «Nel girone femminile abbiamo sofferto, ma in finale abbiamo portato a casa il risultato. Per tanti ragazzi e ragazze è stata la prima volta ai Campionati milanesi universitari, ma la cosa più positiva è avere tanta possibilità di scelta. Alle selezioni, per il tennis si sono presentati addirittura cinquanta studenti e studentesse. I miei giocatori hanno un livello molto alto, sono giovani e possono aprire un ciclo. Potrebbero passare tranquillamente un girone di Serie C».  

Un articolo di

Francesco Berlucchi

Francesco Berlucchi

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Calore aveva già vinto i Campionati milanesi universitari anche da studente, alla ripresa delle competizioni dopo lo stop per la pandemia, allenato da Claudio Botton. Ora, alla guida delle squadre di tennis dell’Università Cattolica, raccoglie l’eredità proprio del professor Botton, con il quale aveva scritto la tesi di laurea triennale in Scienze motorie e dello sport sul modello prestazionale nel servizio tennistico. «Passare dall’altra parte della barricata è stato davvero strano» racconta il 28enne, che allena anche l’agonistica U12 e U14 all’Asd Sportrend di Melzo e da giocatore ha raggiunto la classifica 2.7. «La voglia di entrare in campo era tanta. Ero uno di loro, più che un coach, ma esordire in questo ruolo con una tripla vittoria è stato fantastico».

Oltre ai finalisti, è stato fondamentale il contributo di Lorenzo Rossi, studente di Management, Giulia Fusaro, di Lettere moderne, Tobias Palla, di Economia e legislazione d’impresa, Carla Liberatore, di Management per l'impresaMatteo Zanchi, di Psicologia per il benessere, empowerment, riabilitazione e tecnologia positiva, di Ilaria Passali, Economia e legislazione d’impresa, Paolo Degli Angeli, di Economia dei mercati e degli intermediari finanziari, Vera Valduga, di Economia e gestione aziendale e Giulia Pettinari, di Economia e gestione dei beni culturali e dello spettacolo.

Il triplete nel tennis ha trainato l’Università Cattolica alla conquista della seconda Coppa delle Università consecutiva, ossia il trofeo che aggrega le diverse discipline protagoniste dei Campionati milanesi universitari. «Non potrei essere più soddisfatta, perché confermarci Campioni milanesi universitari significa che il lavoro che stiamo facendo lo stiamo facendo bene» spiega la professoressa Benenti, coordinatrice delle squadre sportive dell'Università Cattolica. «Ogni anno la competizione è sempre più importante. Al centro del nostro progetto mettiamo l'inclusione. Lo sport è un ottimo veicolo anche per fare nuove conoscenze, per reinserirsi in quelle squadre sportive del territorio che spesso gli studenti fuorisede non conoscono, e per creare una rete sociale. A prescindere dai risultati, mi reputo molto fortunata, perché nelle nostre squadre si respira un clima positivo, di amicizia, con spirito di adattamento e flessibilità. E questo ci ha aiutato ad ottenere grandi successi».  

 


Photo credits: CUS Milano

Brilla anche il volley maschile


Se il tennis è l’assoluto protagonista della conquista della seconda Coppa delle Università consecutiva, come nella scorsa stagione l’Università Cattolica deve dire grazie anche alla pallavolo. Determinante è stata la finale di volley maschile, vinta dai ragazzi allenati da Sara Benenti contro la squadra dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca. Dopo due set dominati senza troppe preoccupazioni, Bicocca ha riaperto il match nel terzo set. Il quarto, però, ha messo la parola fine sulla partita e sull’esito finale della Coppa delle Università. Che è tornata così in Università Cattolica anche grazie al risultato positivo della squadra femminile di volley, terza classificata. «Le squadre di pallavolo hanno rose ampie» spiega la professoressa Benenti. «Anche quest’anno alcuni pilastri si laureeranno, ma fortunatamente ci sono sempre altri studenti e studentesse a portare nuova linfa. Lo stesso avviene nel basket, dove Roberto Anzivino continua a fare un grande lavoro. Per questo motivo è sempre più importante diffondere capillarmente la notizia delle selezioni che si tengono ogni anno a settembre, per partecipare alle nostre squadre sportive, conoscere altre persone e, soprattutto, divertirsi insieme».

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