NEWS | Roma

Nel segno della pace, del bene comune e della solidarietà

30 giugno 2025

Nel segno della pace, del bene comune e della solidarietà

Condividi su:

Nel giorno in cui la Chiesa celebra la Solennità del Sacro Cuore di Gesù la comunità dell’Università Cattolica del Sacro Cuore si è ritrovata nella sede di Roma per fare festa insieme in onore del Patrono dell’Ateneo, quest’anno con un dono in più: la reliquia della cofondatrice Beata Armida Barelli.

Nella Chiesa centrale della sede, ove la reliquia è stata posta in modo permanente, studenti, docenti, personale amministrativo e tecnico e autorità istituzionali hanno partecipato lo scorso 27 giugno alla solenne concelebrazione eucaristica presieduta dal Cardinale Peter Kodwo Appiah Turkson, Cancelliere della Pontificia Accademia delle Scienze e della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali, con S. E. Mons. Claudio Giuliodori, Assistente Ecclesiastico generale dell’Università Cattolica.

«Il Sacro Cuore è un simbolo profondo e duraturo della Chiesa cattolica che rappresenta l’immenso amore e la misericordia del nostro Signore Gesù Cristo – ha detto il Cardinale Turkson nell’omelia, interpretando le letture della liturgia che hanno offerto una riflessione “su alcuni sensi e valori di questa devozione molto popolare nella Chiesa e sul suo legame con il fondatore di questa Università, Agostino Gemelli».

Partendo dall’immagine del Buon Pastore, il Cardinale ha trasmesso l’idea che «in Gesù Cristo Dio non solo parla all’uomo, ma lo cerca. Dio cerca l’uomo non solo dall’alto, parlandogli attraverso le meraviglie della natura; Dio assume anche la forma dell’uomo per parlare all’uomo», grazie a un amore «inclusivo e onnicomprensivo: l’amore umile di Dio», sperimentato dagli uomini «in circostanze e modi diversi, senza escludere nessuno».

«C’era un sogno fondamentale dell’anima di Padre Gemelli – ha concluso il card. Turkson -:  imitare l’amore umile e inclusivo di Dio», volendo che «le sue strutture di ricerca e di studi, di medicina e di ricerca si ispirassero all’amore umile e inclusivo di Gesù».

Un articolo di

Federica Mancinelli

Federica Mancinelli

Condividi su:


Al termine della celebrazione il Rettore dell’Università Cattolica professoressa Elena Beccalli ha consegnato gli omaggi dell’Ateneo al cardinale Turkson e al Vicepresidente della FAO Maurizio Martina.

«Il cardinale Peter Turkson ha molti meriti per le molteplici attività svolte in Africa, suo paese d’origine, e negli anni di servizio in Vaticano – ha detto il vescovo Giuliodori dando lettura della motivazione dell’omaggio - Ha espresso una visione della Chiesa moderna e dialogante, particolarmente attenta a declinare la Dottrina Sociale della Chiesa con le sfide del nostro tempo. Di grande rilievo è il suo forte e qualificato impegno per affrontare le grandi questioni riguardanti l’economia, la giustizia, la pace e lo sviluppo umano».

«Come Università Cattolica  - ha continuato - riteniamo che sia particolarmente apprezzabile e profetico il suo grande impegno per l’evangelizzazione del sociale in linea con il Concilio Vaticano II e in continuità con papa Francesco. Come figlio illustre dell’Africa ci sembra interpretare bene anche lo spirito del nostro Ateneo che in questo anno ha rivolto una particolare attenzione al continente africano per contribuire, in spirito di collaborazione e di scambio reciproco, allo sviluppo del dialogo tra i popoli al fine di promuovere, in modo concreto ed efficace, una crescita equa e sostenibile, la pace, la libertà, i diritti e la giustizia».

«L’Università Cattolica del Sacro Cuore omaggia Maurizio Martina per il suo prestigioso percorso professionale all’interno di istituzioni nazionali e internazionali. Specialmente presso la Fao, dedica una particolare attenzione alle aree più povere del pianeta, troppo spesso ai margini delle agende politiche e dei processi decisionali – così la professoressa Beccalli, consegnando l’omaggio dell’Ateneo al Vice direttore generale della Fao - Negli ultimi mesi, ha intensificato il suo impegno verso Ucraina, Palestina, Libano e Siria, considerati contesti prioritari per rafforzare le azioni di contrasto all’insicurezza alimentare. Nel corso della sua carriera professionale, il vicedirettore generale Martina ha dimostrato di adoperarsi per la creazione di contesti sociali più equi e più giusti, con l’obiettivo di contenere le profonde ingiustizie e diseguaglianze che minano le possibilità di sviluppo di alcune regioni del mondo. Il perseguimento di tale obiettivo è in sintonia con l’intento dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di elaborare nuovi modelli di pensiero, nuovi paradigmi, per interpretare la realtà».


«Si può pertanto riconoscere nell’operato di Martina – ha continuato il Rettore - un’ispirazione orientata alla promozione del bene comune e della solidarietà, entrambi principi fondamentali della Dottrina sociale della Chiesa. L’attività del Vice-Direttore generale Martina è permeata dall’assunto – condiviso dall’Ateneo dei cattolici italiani – secondo cui i modelli agricoli e alimentari sono il fulcro di cambiamenti ambientali e sociali, a tal punto da poter fungere anche da strumenti per garantire la pace sociale».

Com’è tradizione della sede di Roma, prima della Santa Messa sono state consegnati dal Rettore Beccalli, alla presenza dei presidi delle Facoltà di Economia e di Medicina e chirurgia Antonella Occhino e Antonio Gasbarrini e del Vescovo Giuliodori, gli attestati di benemerenza al Personale che ha compiuto vent’anni di servizio, un segno concreto del legame che unisce, nello spirito del servizio alla comunità universitaria e alla società intera, tutte le persone che studiano, operano e vivono all’Università Cattolica del Sacro Cuore.


Un mosaico per Armida Barelli

Facendo memoria delle numerose opere di bene portate avanti dalla Beata Armida Barelli e della sua devozione ai luoghi della Terra Santa, la comunità dell’Università Cattolica ha posto, sulla colonna accanto al presbiterio della Chiesa centrale della Sede di Roma, la reliquia benedetta in occasione della sua beatificazione il 30 aprile 2022 nel Duomo di Milano, insieme a un suggestivo mosaico che la raffigura, grazie al lavoro del Mosaic Centre di Betlemme, un’organizzazione no profit, sostenuta dall’Associazione Pro Terra Sancta, impegnata nella promozione e salvaguardia del patrimonio culturale palestinese.

Il Mosaic Centre sorge nell’antica e tradizionale Star Street di Betlemme, diretta alla Basilica della Natività, nei locali di un vecchio panificio ormai in disuso, con l’obiettivo di valorizzare e conservare i mosaici, da secoli patrimonio culturale palestinese. La collaborazione con istituzioni locali e internazionali ha permesso, nel corso del tempo, la diffusione di tale iniziativa sia alle comunità locali sia a turisti e pellegrini di passaggio in Terra Santa.

«Esponiamo oggi alla venerazione del popolo cristiano questa reliquia della Beata Armida Barelli – ha detto Monsignor Giuliodori, introducendo il momento della benedizione dei due simboli da parte del Cardinale Turkson -, accanto alle effigi di coloro che, guidati dallo Spirito Santo, hanno seguito Gesù in vita e in morte, nostri modelli che ci amano, ci soccorrono e intercedono per noi».

Newsletter

Scegli che cosa ti interessa
e resta aggiornato

Iscriviti