Dalle Geometrie Sonore di Giorgio Presti e Corrado Saija, all’evento performativo multimediale Contro/Verso, che ha esplorato i cortocircuiti vissuti da una generazione sospesa tra realtà tangibile e virtuale, tra presenza fisica e potere dell’immagine.
Si è mosso sul territorio crinale tra arti visive e dimensione performativa, l’evento pensato, ideato e realizzato dagli studenti del Dams a conclusione delle attività didattiche e laboratoriali del corso di laurea che forma professionisti della cultura, della comunicazione e dello spettacolo.
Una serata curata in tutti i suoi aspetti, a partire dal logo che ne ha riassunto il senso: due occhi come invito a monitorare con spirito critico la realtà, per tentare di comprendere il limite che separa la finzione dalla vita vera, la realtà tangibile dal suo simulacro.
Così, gli spazi al piano terra del Museo Diocesano di Brescia sono stati teatro di una performance itinerante in cinque atti, distinti ma intrecciati, incentrati su aspetti controversi della nostra epoca.
Tableaux vivant dal sapore distopico, come frammenti di una realtà controversa da decifrare in base al ruolo che vorremo attribuire ai concetti di intelligenza artificiale e realtà mediatizzata.
Il confronto tra due pittori, anziano e giovane, ha incarnato lo scontro tra tradizione e innovazione; il resoconto della medesima rapina (?) narrato da quattro punti di vista diversi - tre umani, più una videocamera di sicurezza – ha parlato di tante verità come sfaccettature di un solo diamante.
Il basket è stato metafora di un monologo sui temi della competizione, pressione e ricerca di equilibrio, mentre la danza dal gesto coreografico frammentato ha simboleggiato l’ansia da prestazione generata da aspettative crescenti e paura di non essere all’altezza.
Allo spettatore è stato chiesto inoltre di attraversare un orto digitale fiorito di dispositivi tecnologici, come una forzatura del concetto di ecosistema.