Nel giorno in cui la Chiesa celebra la Solennità del Sacro Cuore di Gesù la comunità dell’Università Cattolica del Sacro Cuore si è ritrovata nella sede di Roma per fare festa insieme in onore del Patrono dell’Ateneo, quest’anno con un dono in più: la reliquia della cofondatrice Beata Armida Barelli.
Nella Chiesa centrale della sede, ove la reliquia è stata posta in modo permanente, studenti, docenti, personale amministrativo e tecnico e autorità istituzionali hanno partecipato lo scorso 27 giugno alla solenne concelebrazione eucaristica presieduta dal Cardinale Peter Kodwo Appiah Turkson, Cancelliere della Pontificia Accademia delle Scienze e della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali, con S. E. Mons. Claudio Giuliodori, Assistente Ecclesiastico generale dell’Università Cattolica.
«Il Sacro Cuore è un simbolo profondo e duraturo della Chiesa cattolica che rappresenta l’immenso amore e la misericordia del nostro Signore Gesù Cristo – ha detto il Cardinale Turkson nell’omelia, interpretando le letture della liturgia che hanno offerto una riflessione “su alcuni sensi e valori di questa devozione molto popolare nella Chiesa e sul suo legame con il fondatore di questa Università, Agostino Gemelli».
Partendo dall’immagine del Buon Pastore, il Cardinale ha trasmesso l’idea che «in Gesù Cristo Dio non solo parla all’uomo, ma lo cerca. Dio cerca l’uomo non solo dall’alto, parlandogli attraverso le meraviglie della natura; Dio assume anche la forma dell’uomo per parlare all’uomo», grazie a un amore «inclusivo e onnicomprensivo: l’amore umile di Dio», sperimentato dagli uomini «in circostanze e modi diversi, senza escludere nessuno».
«C’era un sogno fondamentale dell’anima di Padre Gemelli – ha concluso il card. Turkson -: imitare l’amore umile e inclusivo di Dio», volendo che «le sue strutture di ricerca e di studi, di medicina e di ricerca si ispirassero all’amore umile e inclusivo di Gesù».