Sono davvero tante le tematiche che sono state affrontate dalle diverse componenti della task force in questo anno e mezzo di attività che possiamo riunirle in queste cinque aree.
Conciliazione vita lavoro. Una particolare attenzione è stata data alla famiglia con le attività dedicate alla Genitorialità, quali i Percorsi di enrichment familiare (PEF), interventi che proponiamo da tempo ad utenti esterni all'università e che abbiamo portato in Ateneo a Milano nel 2014 e ora esteso anche alle sedi (34 genitori partecipanti). È stato dato un supporto economico con l’erogazione del Bonus bebè ai dottorandi/e ricercatori, agevolazioni economiche e logistiche per chi è in dolce attesa e durante il periodo di allattamento, fino ai primi anni del bambino, aiuti estesi anche a padri e madri che hanno in affido dei bambini.
Socialità e accoglienza. Fra le attività realizzate dalla task force ci sono anche quelle dedicate allo “star bene” nel contesto di lavoro. In questa prospettiva sono state ascoltate le diverse componenti dell’ateneo attraverso i focus team che hanno dato luogo alle prime azioni come “Unicatt per te”, iniziative di formazione per i caregiver (40 partecipanti) e attenzione alla conciliazione vita/lavoro. Una prospettiva che sta particolar mente a cuore alla direttrice Ranucci che annuncia un questionario per far emergere i bisogni di well being per orientare le decisioni future. È attivo anche un tavolo del benessere a supporto del benessere fisico e psicologico, culturale e sociale.
Inclusione. Su questo tema l’ateneo ha adottato il “Vademecum al linguaggio inclusivo”, pensato come strumento guida per evitare di replicare gli stereotipi attraverso le parole che usiamo. È stato organizzato un corso di formazione online per un uso consapevole del linguaggio rispettoso e attento alle differenze. Sono, inoltre, state adottate le “Disposizioni operative per l’attivazione e la gestione della carriera alias”. Si tratta di norme approvate dal Senato accademico ed emanate con decreto rettorale, che permettono alle studentesse e agli studenti che hanno avviato un percorso di transizione di genere l’utilizzo di un “nome di elezione” in ogni passaggio del percorso universitario.
Violenza di genere. Sono state realizzate numerose iniziative di sensibilizzazione in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle le donne; sono state premiate tesi di laurea dedicate a questo tema, così come percorsi di formazione. L'Ateneo ha partecipato alla campagna di comunicazione istituzionale “1522. Non sei Sola” per rompere il silenzio e l’isolamento causati dalla violenza e supportare le donne fornendo loro aiuto e sostegno. Ha aderito a “UNiversità In REte contro la violenza di genere” - UNIRE che si adopera per il contrasto e la prevenzione della violenza contro le donne.
Superamento degli stereotipi di genere. Sono stati realizzati più di quaranta appuntamenti di sensibilizzazione su questi temi, come quello dell’educazione finanziaria delle donne, moduli soft skills per dottorandi, “No Women No Panel” lanciato dalla Commissione europea per promuovere un’equilibrata presenza di genere tra i panelist dei convegni.
Valorizzazione del talento femminile nelle carriere STEM.
Reti e collaborazioni. L’ateneo ha guardato all’esterno per portare la propria visione e per confrontarsi con le altre realtà del territorio. È stata formalizzata l’adesione al Centro di ricerca interuniversitario “Culture di genere” che riunisce sette atenei milanesi. Tre figure della Cattolica stanno partecipando al corso di formazione “Culture di genere e strategie di promozione della parità nelle aziende e nelle pubbliche amministrazioni”.
Il prossimo appuntamento sarà il 3 giugno, in Comune, per riflettere sui temi dell’uguaglianza di genere e sull’adozione della seconda edizione del GEP (Gender Equality Plan) da parte delle università.