NEWS | Scienze agrarie

Piacenza e il valore delle sue “fuoriserie” alimentari

25 novembre 2025

Piacenza e il valore delle sue “fuoriserie” alimentari

Condividi su:

Un territorio ricco di eccellenze, ma che per crescere deve imparare davvero a fare sistema.

È la fotografia emersa durante Gli Artigiani del Gusto, l’evento promosso dal Gruppo Libertà in collaborazione con l’Università Cattolica, campus di Piacenza, che allo Spazio Rotative ha riunito docenti, esperti, produttori e due Ministri della Repubblica - Francesco Lollobrigida e Tommaso Foti - per un confronto a più voci su vino e salumi, simboli profondi dell’identità piacentina.

«La sostenibilità è prima di tutto produttiva» ha affermato il Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida, sottolineando come non sia possibile perseguire obiettivi ambientali senza garantire la resilienza economica delle imprese. «Troppe regole» ha aggiunto «rischiano di desertificare il sistema produttivo e di costringere un’economia di trasformazione come la nostra a importare da Paesi dove la sostenibilità non è nemmeno considerata».
Ad aprire i lavori, il presidente del Gruppo Libertà Alessandro Miglioli, che ha richiamato l’esigenza di una nuova coesione territoriale: Piacenza, ha osservato, è «piena di eccellenze, ma con una grossa difficoltà a lavorare insieme». Un invito raccolto dal professor Marco Trevisan, curatore scientifico della giornata, che ha ricordato il ruolo storico della Cattolica nello sviluppo agricolo locale: «Dobbiamo innovare nel solco della tradizione», ha sottolineato, «valorizzando una sostenibilità ambientale, economica e sociale capace di mantenere vive le comunità rurali e slancio alle aziende».

Di innovazione ha parlato anche il preside Pier Sandro Cocconcelli, aprendo il panel dedicato ai salumi. «Il mondo dei batteri evolve a una velocità impressionante» ha spiegato. «Per questo innovare è indispensabile, anche nei prodotti della tradizione, per garantirne qualità e sicurezza». Il preside ha ribadito l’impegno della Cattolica non solo nella ricerca di base, ma anche nel trasferimento della conoscenza alle imprese, elemento chiave per una crescita sostenibile delle filiere agroalimentari.

Sul fronte della comunicazione e del marketing, il giornalista Giorgio Lambri ha denunciato la tendenza del territorio a «tenere parcheggiate in garage le proprie fuoriserie», mentre Edoardo Fornari, docente di marketing alla Cattolica e Direttore SMEA, ha insistito sulla necessità di «passare dal saper fare al far sapere». In un mercato maturo, ha spiegato, le imprese devono puntare su distintività e posizionamento premium, adottando strategie di omnicanalità e sfruttando i canali distributivi come veri e propri media: «Ogni giorno 14 milioni di persone entrano nei supermercati: una platea che richiede visione e competenze nuove».

Il focus sul vino è stato aperto da Stefano Poni, docente di Viticoltura:«L’annata 2025 è stata straordinaria per quantità e qualità» ha commentato. «Ma la sfida è saper collocare i prodotti in mercati più ampi, facendo squadra tra produttori, ricerca e tecnologia per affrontare i cambiamenti climatici e valorizzare la nostra viticoltura collinare e pedecollinare».

Tommaso Foti, Ministro per gli affari europei e per il Pnrr, è intervenuto a fine convegno, sottolineando come il governo sia «dalla parte di chi produce. Quello di oggi è un mondo in cambiamento, dobbiamo attrezzarci per dare valore alle imprese, in modo che possano far ricadere questi benefici su tutti».

All'evento sono intervenuti anche due giovani ricercatori della facoltà, che hanno illustrato brevemente i loro progetti innovativi:  Maria Elena Antinori si è focalizzata in particolare sul ruolo dei biostimolanti per garantire qualità e competitività nel rispetto dell’ambiente, mentre Michele Dallolio ha evidenziato come le nuove tecnologie stiano rafforzando la tradizione salumiera, migliorandone qualità, sicurezza e competitività sui mercati globali.

Vino e salumi non solo prodotti d’eccellenza dunque, ma vettori culturali e opportunità economiche, da accompagnare con ricerca e innovazione.

Un articolo di

Sabrina Cliti

Sabrina Cliti

Condividi su:

Newsletter

Scegli che cosa ti interessa
e resta aggiornato

Iscriviti