Scienze, arte e didattica, un trittico non immediato da comprendere ma che si rivela, in realtà, un connubio molto proficuo e innovativo che può dare vita a laboratori, seminari, esperienze concrete e immersive.
In Università Cattolica il Centro di ricerca sull’educazione ai media, all’innovazione e alla tecnologia dell’Università Cattolica (Cremit) può contare su due decenni di esperienza in termini di innovazione didattica, cittadinanza onlife, pastorale digitale e prevenzione educativa. L’équipe dei ricercatori è sempre aperta all’osservazione e al confronto con altre modalità di conduzione di laboratori e nuove prospettive di sviluppo. La pedagogista coordinatrice, Simona Ferrari dichiara che «uscire dall’università per confrontarsi sul modo di fare laboratorio con un centro culturale d’eccellenza come il Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano è un’occasione preziosa per poi tornare in università e rileggere tale esperienza all’interno della proposta formativa del corso di Scienze della formazione primaria, caratterizzato da una centralità dell’apprendimento attivo-esperienziale».
Per questo un gruppo di oltre cinquanta formatori, composto da docenti di Didattica generale e Didattica e tecnologie, conduttori di laboratori e tutor di tirocinio dei corsi di laurea in Scienze della formazione primaria dell’Ateneo, ha preso parte nel mese di luglio a una giornata seminariale presso il Museo. I partecipanti, grazie allo staff Education e del Centro di Ricerca per l’Educazione Informale del Museo (CREI), hanno potuto esplorare il laboratorio di Chimica, partecipare a un’attività nel lab di Matematica e sperimentare un approccio educativo nuovo grazie al laboratorio Digital STEAM, interagendo con installazioni artistiche, sperimentando concetti scientifici e tecnologie, confrontandosi in gruppo in uno spazio ricco di stimoli visivi, tattili e cognitivi.
A questa esperienza si è aggiunta la visita ad altri laboratori educativi del Museo, tra cui il nuovissimo Playlab, un’area multisensoriale progettata per bambine e bambini tra i 3 e i 6 anni, dove si promuove il gioco esplorativo e creativo come forma privilegiata di apprendimento. Playlab è un viaggio nell’immaginazione nato dalla lunga esperienza in programmi e spazi educativi che il Museo offre alle scuole e alle famiglie a partire dagli anni Novanta.
Queste esperienze hanno permesso al Cremit di conoscere riferimenti teorici, metodologici e progettuali diversi che hanno portato a individuare parole chiave (quali ad esempio sorpresa, tempo, ambiente, materiale, collaborazione) con cui progettare nuovi percorsi e materiali didattici che si aggiungono alla sua lunga tradizione formativa. Maria Xanthoudaki, Direttrice Education &CREI commenta: «Per noi il digitale è strumento e allo stesso tempo ambiente di apprendimento e va vissuto ed esplorato così, allo scopo di riflettere come può arricchire le modalità di progettazione di esperienze e materiali educativi e per l’insegnamento».
In particolare, «il Centro sta approfondendo sia la didattica sia il digitale a misura di bambino per promuovere ricerca-azione e sperimentazione sia nella fascia 2-3 anni sia alla scuola dell'infanzia» - spiega Simona Ferrari.
A questo Centro di ricerca l’Università Cattolica affianca la proposta, dall’anno accademico in corso, della prima edizione del master di secondo livello “Il digitale a misura dello zero-sei. Attivare percorsi educativi integrati, creativi e partecipativi”, diretto da Simona Ferrari, e il MOOC “Infanzia onlife” sempre a misura di 0-6.
Ulteriore occasione di incontro e confronto per i ricercatori e per studenti e studentesse sarà il Creative Learning Festival (venerdì 10 e sabato 11 ottobre 2025), prima edizione dell’iniziativa dedicata all’apprendimento creativo, promosso dal Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci. Xanthoudaki aggiunge: «Il Festival sarà un’occasione unica, grazie alla partnership con Bolton for Education Foundation. Lo staff educativo del Museo insieme ai fondatori del Tinkering Studio all’Exploratorium di San Francisco e al Lifelong Kindergarten Group al MIT Media Lab Boston hanno curato un programma di workshop, conferenze e momenti di dialogo con esperti in pedagogia, ricerca, design, linguaggi performativi, scienza e arte, provenienti da tutto il mondo per riflettere sul ruolo della creatività nell'apprendimento, in particolare in ambito STEM. Un evento gratuito rivolto a insegnanti di scuole di ogni ordine e grado, docenti in formazione, educatori ed educatrici che operano in ambito scolastico, nel terzo settore, in biblioteche e musei».
Un’occasione di approfondimento anche per l’Università Cattolica dove il corso di laurea in Scienze della formazione primaria sta progettando la promozione di competenze STEM. Si tratta, infatti, di un percorso scelto prevalentemente da studentesse che, pertanto, deve basare la formazione degli e delle insegnanti sull’eliminazione degli stereotipi e dei divari legati al genere.