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Una comunità in azione

15 dicembre 2025

Una comunità in azione

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In Università Cattolica, il nuovo Piano Strategico 2026-2028 è il prodotto dell’impegno e dell’interesse dall’intera comunità universitaria. Un impegno collettivo che ha trasformato il processo di pianificazione in un vero laboratorio di futuro.

Il disegno complessivo si è articolato lungo più canali, pensati per consentire diverse modalità di partecipazione: workshop tematici, call for ideas, survey dedicati a ciascuno dei cinque pillar strategici: offerta formativa innovativa, scuola di integrazione dei saperi, ricerca e valorizzazione dei ricercatori, fundraising e internazionalizzazione. Ogni fase è stata impostata e gestita con metodo rigoroso e tutti i contributi sono stati considerati parte realmente integrante del disegno complessivo del processo di partecipazione.

Progettati dall’Equipe di supporto del Piano Strategico e guidati da un gruppo di facilitatori, i workshop tematici hanno rappresentato lo spazio privilegiato per il confronto tra pari. Distribuite tra personale docente e tecnico amministrativo, corpo studentesco, assistenti pastorali e alumni, rappresentanti del comitato università mondo del lavoro, 665 persone hanno partecipato a un totale di 34 incontri online di due ore che, dopo una fase di esplorazione libera delle idee sulla base di informazioni e dati anticipatamente condivisi, si sono focalizzati sulla definizione di proposte concrete e perseguibili.

Novità nell’ambito delle azioni di consultazione, la call for ideas ha rappresentato lo strumento di raccolta di libere proposte, consentendo a singoli e gruppi di esporre idee strutturate attraverso uno spazio appositamente istituito sul sito web del Piano Strategico.

Una casella e-mail dedicata (piano.strategico@unicatt.it) e sempre aperta ha poi consentito di recepire comunicazioni spontanee.

Infine, la survey è stata organizzata in modo che il questionario, suddiviso in 5 sezioni, una per ciascun pillar, fosse composto da domande elaborate a partire dagli esiti delle consultazioni precedenti. Questo ha permesso di integrare l’insieme delle informazioni con valutazioni quantitative e contributi aperti, analizzati per far emergere temi ricorrenti e nuovi spunti progettuali.

L’architettura multicanale della partecipazione ha offerto una pluralità di spazi di partecipazione: i workshop hanno consentito di condividere e discutere le proprie idee; i questionari di manifestare il proprio livello di adesione rispetto alle idee emerse; le call for ideas di proporre nuovi progetti secondo il modello di partecipazione modulare.

Ogni componente della comunità universitaria ha potuto contribuire liberamente, senza alcun obbligo e in base ai propri tempi e interessi, attraverso adesione volontaria ispirata ai modelli di attivazione individuale e collettiva e di partecipazione abilitante.

È stata quindi adottata una logica di contributo neutrale rispetto al ruolo, con proposte condivise in forma anonima, permettendo alle idee di emergere in base al loro valore intrinseco.

Il quadro che emerge da questa prima fase del percorso di costruzione del Piano Strategico, restituita da 54 proposte progettuali derivanti dalla call for ideas e una survey condotta tra 1.711 partecipanti, è quello di una comunità profondamente coinvolta, capace di mettere in campo un numero elevato di contributi caratterizzati da qualità, coerenza con le tematiche strategiche (i 5 pillar) e attenzione alla fattibilità.

Il clima collaborativo e costruttivo rilevato nei workshop ha generato un diffuso apprezzamento per il metodo adottato, tanto che molti partecipanti hanno manifestato il desiderio di renderlo una prassi stabile nella vita dell’Ateneo. Particolarmente valorizzata è risultata la possibilità di incontrare colleghi di sedi e ruoli diversi, sperimentando una dinamica di contaminazione interdisciplinare da rafforzare ulteriormente nei prossimi cicli.

Tutte le idee e proposte sono state discusse nei tavoli di lavoro e integrate nel processo di definizione del Piano, secondo un approccio di accountability partecipativa, garantendo trasparenza, tracciabilità delle proposte e impegno alla restituzione in un orizzonte di governance collaborativa.

A partire dai materiali emersi, sono stati attivati i Gruppi di Lavoro, attualmente in corso, incaricati di elaborare la progettualità del Piano Strategico di Ateneo. Ciascun gruppo – composto da docenti, personale tecnico-amministrativo e figure con competenze specifiche – opera con il supporto di un facilitatore, responsabile del metodo e della qualità del processo, e di un referente per la pianificazione, incaricato di garantire la coerenza tra visione strategica e strumenti di programmazione economico-finanziaria.

I Gruppi di Lavoro, attraverso l’approfondimento e la valutazione dei contributi raccolti nella fase di consultazione, hanno il compito di vagliare, selezionare e integrare le proposte alla luce della missione e dei valori dell’Università Cattolica, esplicitando le motivazioni che guidano l’elaborazione di una sintesi strategica a fronte delle progettualità recepite dalla comunità universitaria. Per ogni pillar, i Gruppi di Lavoro devono produrre una serie di risultati secondo format condivisi: definizione della visione e degli obiettivi strategici, analisi del contesto interno ed esterno, linee di intervento, indicatori e risultati attesi, sinergie con gli altri pillar e un quadro delle eventuali criticità.

Il percorso verso il Piano Strategico 2026-2028 si configura dunque come un esercizio collettivo di responsabilità e di progettazione condivisa. Un’occasione per rafforzare l’identità dell’Ateneo, mettere a sistema energie diffuse e costruire, insieme, una visione capace di orientare le scelte future restando fedele alle radici e alla missione dell’Università Cattolica.

Un articolo di

Equipe Piano Strategico

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