È il Dott. Stefano Cacciatore, medico in formazione specialistica iscritto alla Scuola di Specializzazione in Geriatria dell’Università Cattolica, diretta dal Prof. Francesco Landi, il vincitore del Best Paper Award, conferito nel mese di luglio dalla rivista internazionale specializzata Nutrients, assegnato annualmente a pubblicazioni di alta qualità, significato scientifico e ampia influenza.
L’obiettivo di questo studio – descritto nella pubblicazione dal titolo “Low Adherence to Mediterranean Diet Is Associated with Probable Sarcopenia in Community-Dwelling Older Adults: Results from the Longevity Check-Up (Lookup) 7+ Project” e condotto nell’ambito del progetto Longevity Check-up 8+ - è stato quello di approfondire l’associazione tra aderenza alla dieta mediterranea e funzione muscolare in età avanzata.
L’analisi, condotta su una coorte di quasi 3.000 persone anziane reclutate in diverse regioni italiane, ha evidenziato che una scarsa aderenza alla dieta mediterranea si associa a un rischio significativamente maggiore di sarcopenia, definita come una riduzione patologica della forza muscolare. Questi risultati rafforzano l’ipotesi secondo cui la dieta mediterranea, oltre ai consolidati effetti protettivi nei confronti delle malattie cardiovascolari, tumorali e neurodegenerative, svolga un ruolo cruciale nel contrastare l’invecchiamento muscolare, processo fisiopatologico chiave nella progressione verso la disabilità e la perdita dell’autosufficienza.
“La dieta mediterranea, già riconosciuta come patrimonio culturale immateriale dell’umanità e recentemente oggetto di specifiche Linee Guida nazionali da parte dell’Istituto Superiore di Sanità, si configura come una leva potente, sostenibile e accessibile di promozione della salute e di prevenzione – spiega il Dott. Cacciatore – Vi è evidenza, infatti, che questo modello alimentare influenzi meccanismi biologici centrali dell’invecchiamento, come l’immunosenescenza e l’inflammaging, oggi riconosciuti tra i principali determinanti delle patologie età-correlate. Allargando il campo, integrare la dieta mediterranea in un quadro più ampio di comportamenti e scelte consapevoli potrebbe rappresentare una strategia vincente per estendere la durata della vita vissuta in buona salute”.
“In qualità di mentore di Stefano, ho accolto con profonda soddisfazione la notizia dell’assegnazione di un riconoscimento di così alto prestigio – commenta il Prof. Emanuele Marzetti – Questo premio rappresenta una meritata attestazione del suo talento, della sua dedizione e della qualità della sua attività scientifica. Per me e per il Dipartimento di Scienze dell'Invecchiamento, Ortopediche e Reumatologiche è motivo di grande orgoglio constatare che negli ultimi due anni due dei nostri giovani ricercatori, il Dott. Cacciatore e il Dr. Helio Jose Coelho-Junior, abbiano ottenuto due importanti riconoscimenti alla ricerca. È la conferma tangibile della qualità e del valore della nostra “piccola”, ma straordinariamente attiva e talentuosa comunità scientifica”.
Il “Longevity Check-up 8+” nel progetto Longevity Run
La Longevity Run è un’iniziativa ideata per la promozione della salute e l’invecchiamento di successo attraverso l’adozione di stili di vita corretti nella popolazione generale. Il progetto – sviluppato dal Dipartimento di Scienze Geriatriche e Ortopediche dell’Università Cattolica con la Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS – è nato allo scopo di sensibilizzare la popolazione sui benefici dell’attività fisica, della corretta alimentazione e, più in generale, di stili di vita salutari nella prevenzione di condizioni quali sarcopenia, fragilità, malattie cardiometaboliche e deterioramento cognitivo, sottolineando il ruolo centrale dell’attività motoria nella promozione della longevità in buona salute. Ciascuna tappa si articola in due giornate.
La prima giornata si svolge all’interno del Longevity Village, uno spazio dedicato all’informazione e alla prevenzione, dove i partecipanti possono ricevere gratuitamente un check-up comprensivo degli otto principali fattori di salute cardiovascolare, secondo il modello “8+” (pressione arteriosa, glicemia, colesterolo, indice di massa corporea, dieta, attività fisica, fumo, sonno). La Longevity Run, guidata dal Prof. Francesco Landi, rappresenta anche una piattaforma di ricerca osservazionale sul campo, grazie alla raccolta di dati relativi ai principali fattori di rischio cardiovascolare, alle metriche di performance fisica, agli stili di vita e alla percezione della salute dei partecipanti.
La seconda giornata è dedicata interamente all’attività fisica, culminando con una corsa o camminata non competitiva aperta a tutte le fasce d’età.
Le prossime tappe della Longevity Run 2025
Ovindoli (AQ): 16 e 17 agosto
San Gabriele di Piozzano (PC): 6 e 7 settembre
Cagliari: 27 e 28 settembre
Gaeta: 11 e 12 ottobre
Roma – Half Marathon: 19 ottobre
Per informazioni e iscrizioni: https://www.longevityrun.it/