Complici i rapidi cambiamenti tecnologici e sociali, la formazione continua, o lifelong learning, rivestirà un ruolo sempre più cruciale non solo per acquisire titoli e qualifiche, ma anche per mantenere e aggiornate le proprie competenze e rimanere specializzati in contesti competitivi.
Ma per formare correttamente le risorse umane non esiste una ricetta “standard”. Al contrario, occorre considerare basi ed obiettivi ma anche i bisogni ed i punti di forza di ciascuno.
Tra gli studi e le gli approfondimenti realizzati sul settore, quelli di due alumne della sede di Brescia sono stati recentemente premiati dalla comunità scientifica per il loro sguardo innovativo sull’apprendimento sia teorico che pratico.
A Clara Zanolini, laureata magistrale in Progettazione Pedagogica e Formazione delle Risorse Umane è stato assegnato il Premio RUIAP.
La cerimonia si è tenuta il 24 maggio all’Università di Torino, al termine della conferenza “Flessibilità e riconoscimento delle competenze nell’apprendimento permanente: prospettive e strategie per la qualità”.
La sua tesi si laurea intitolata “Progettazione pedagogica, formazione, volontariato. Un caso studio in ambito sanitario” ha infatti dimostrato che, oltre all’ambito professionale e scolastico, la formazione è estremamente rilevante per qualificare anche i volontari o coloro che aspirano ad esserlo.
«Utilizzando come studio di caso ANPAS Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze, ho approfondito la formazione nel segmento del volontariato nel primo soccorso e nel pronto intervento sanitario. Formare attraverso la tecnica della simulazione di scenari realistici e situazioni di emergenza, quindi una metodologia di apprendimento attivo, permette ai soggetti di acquisire competenze cliniche e tecniche a graduali livelli di difficoltà in un ambiente controllato» racconta Clara.
È stata premiata anche Dalila Raccagni, assegnista di ricerca in Pedagogia generale e sociale alla Facoltà di Scienze della Formazione.
Il suo articolo “Formation des enseignants. Quel rapport avec l’inclusion, l’équité et la diversité?” pubblicato su Pedagogia e Vita, rivista di problemi pedagogici, educativi e didattici (quadrimestrale 2/2024 Anno 82) le è valso il premio Riccardo Massa per le opere inedite, monografie, saggi in volume, articoli pubblicati su riviste scientifiche.
Dalila si è distinta nella sezione "Articoli e saggi Junior" riservata a contributi pubblicati da ricercatori/studiosi non strutturati o strutturati da meno di 6 anni, autori di articoli su riviste scientifiche e saggi in volume che approfondiscano e rilancino uno o più temi, tra quelli che furono cari a Riccardo Massa.
Il suo studio parla di come la qualità della formazione degli insegnanti possa portare a cambiamenti negli ambiti dell'inclusione, dell'equità e della diversità.
La consegna dell’attestato si è svolta lo scorso 20 maggio, durante la Giornata di Studi “Dentro le pratiche educative. Dalle tecniche e i corpi ai corpi in scena. V Edizione Premio "Riccardo Massa" all’Università degli Studi di Milano-Bicocca.