E toccando le corde più profonde ed essenziali dell’arte medica: «Durante il corso di laurea avete appreso i principi della biochimica, della farmacologia e della microbiologia. Siete diventati esperti nelle diagnosi delle patologie, avete imparato molte delle complessità della scienza che serviranno come base per la vostra sempre più profonda competenza – ha detto la professoressa Goldberg -. Tuttavia, questa è solo una parte della Medicina: avete vissuto una formazione medica informata e supportata dai progressi della tecnologia che solo dieci anni fa non avremmo potuto che sognare, ma dovete ricordare che la Medicina non è solo una scienza e non è solo tecnologia. La connessione umana, la presenza che guarisce: questa è l'arte della Medicina. È il modo in cui parlate, il modo in cui ascoltate. È il vostro coraggio, la vostra empatia, la vostra umiltà, il vostro tocco umano, la vostra compassione».
Prima della cerimonia finale il riconoscimento delle Special mention a tre laureandi: Sofya Motuz (Student Service Prize), Ilaria Castanò (Valedictorian) e Matteo Manzato (Faculty Award) che hanno poi raggiunto tutti i colleghi per la proclamazione solenne dei nuovi laureati.
Al termine, insieme a docenti, personale del Campus e famiglie, una grande festa per celebrare insieme questo nuovo importante traguardo. Verso nuove vie, come la preside Goldberg ha augurato ai nuovi dottori: «Congratulazioni a tutti voi: il momento che stiamo celebrando oggi segna il passo successivo di un viaggio che porta con sé grandi promesse e grandi responsabilità. Affrontatelo con orgoglio e tenete sempre presente il vostro scopo. E soprattutto, lavorate ogni giorno con tutta la vostra umanità. Siete pronti. Buon viaggio!»
Con il sapere della scienza e lo sguardo dell’umanità l’Auditorium della sede di Roma dell’Università Cattolica è stato il luogo da dove iniziare un nuovo cammino, nel quale la cura e il prendersi cura di ogni persona malata condurranno i nuovi medici dove hanno scelto di essere e di stare: accanto.