Quanto appreso con lo studio in Cattolica, quanto imparato a lezione e dall’incontro con i professori Patrizia ha sempre cercato di declinarlo nel suo quotidiano e nella sua professione di insegnante. «Ho insegnato materie letterarie e linguistiche nelle scuole secondarie di primo grado, ho amato molto stare a contatto con i ragazzi desiderosi di imparare» afferma l’alumna Patrizia, parlando di tutti i suoi studenti a cui ha sempre voluto trasmettere i propri valori umani e cristiani, così come l’importanza di vivere esperienze all’estero, proprio come era successo a lei da giovane studentessa della Cattolica.
La consapevolezza di aver vissuto gli anni universitari come anni decisivi nella propria formazione culturale, così come della futura fisionomia professionale è il fil rouge che accomuna i ricordi e i pensieri di mamma Patrizia con sua figlia Elisabetta, più nota come Lisa Jucca, oggi affermata editorialista e business editor per Reuters, la più grande agenzia giornalistica del mondo.
Il percorso di studi di Elisabetta non ha seguito una linea retta in Cattolica, dopo aver scelto infatti l’Ateneo perché offriva un percorso di specializzazione in Scienze della comunicazione - all’interno del corso di laurea in Lettere moderne - decise di cambiare, preferendo l’indirizzo in Storia contemporanea, in quanto «rispecchiava meglio le mie esigenze di apertura al mondo». E così l’alumna Elisabetta si è laureata nel 1996 discutendo una tesi intitolata L'Italia dalla Caduta del Fascismo alla Firma dell'Armistizio nella Visione della Stampa Britannica, elaborata con la professoressa Annalisa Carlotti, docente di Storia del giornalismo, come relatore.
« Il mondo che ho vissuto in Cattolica era molto diverso da quello di oggi, sono stata tra le prime studentesse ad utilizzare, per esempio, una mail, messa a disposizione dalla Cattolica, per contattare e comunicare con alcuni centri di studio e ricerca in Inghilterra – racconta Elisabetta -. Ricordo anche che mi adoperai affinché tutti gli studenti avessero accesso ad un banca dati elettronica, tramite le pagine dell’allora giornalino della Facolta’. Come studenti eravamo molto meno ‘connessi’ rispetto alle nuove generazioni, ma si passava davvero molto tempo insieme a studiare, parlare, confrontarsi e divertirsi ».
Un’atmosfera vivace e stimolante quella vissuta in Cattolica dalla studentessa Elisabetta, un’atmosfera che favoriva lo sviluppo delle capacità di ogni studente e il sentirsi parte di una comunità. Un’atmosfera che ha costituito una palestra di relazioni sicuramente utile nell’instaurare rapporti quando Elisabetta ha iniziato a lavorare nelle redazioni all’estero della Reuters: «Attualmente risiedo a Milano ma ho trascorso 14 anni lavorando all’estero - tra Londra, Bruxelles, Zurigo e Hong Kong – come corrispondente e caporedattrice, occupandomi di temi d’attualità, con un focus particolare su economia e finanza». Una carriera professionale importante, coronata da altrettanti importanti riconoscimenti; alcune sue inchieste sono state infatti premiate, in particolare una serie di reportage sui rapporti tra Vaticano e Cina – per la quale ha intervistato anche alcuni docenti della Cattolica – che ha ottenuto, nel 2017, il SOPA Awards for Editorial Excellence.
L’aver studiato in un Ateneo multidisciplinare ha rappresentato per Elisabetta una scelta vincente, in quanto ha potuto cogliere interessanti opportunità di formazione culturale e crescita personale, che si sono rivelate preziose nel delineare il suo futuro professionale: «Il sostegno della professoressa Daniela Parisi, docente di Storia del pensiero economico - racconta infatti Elisabetta - fu di grande importanza nella mia decisione di frequentare un master di secondo livello in Relazioni internazionali all’Università di Cambridge, un’sperienza che mi ha veramente cambiato la vita».
I ricordi e le parole delle alumnae Patrizia ed Elisabetta testimoniano sostanzialmente l’identità della Cattolica, un’università che da più di un secolo crede e investe nella formazione dei giovani, per renderli persone responsabili, impegnate e pronte alle sfide del proprio quotidiano e del loro domani.