È nato per dare una risposta concreta alla crescente domanda di competenze legate alla transizione sostenibile nel mondo delle imprese, e celebra già il primo traguardo importante. Il corso di laurea magistrale in Gestione d’azienda – profilo Sostenibilità festeggia, infatti, i suoi primi laureati, nel campus di Piacenza dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. Sono Claudia Martinetto, Emanuele Patti, Leonardo Catelli, Edoardo Giuri e Bernardo Mori.
«Ciascuno di loro ha sviluppato un percorso originale e concreto, capace di coniugare una solida preparazione accademica con esperienze sul campo in aziende e società di consulenza sensibili ai temi della sostenibilità» spiega Francesco Timpano, coordinatore del nuovo profilo voluto dalla Facoltà di Economia e Giurisprudenza. «La nascita di questo percorso formativo permette di realizzare un progetto di networking con imprese, istituzioni, think tank e associazioni che si occupano a vario livello di sostenibilità. Il profilo Sostenibilità, inoltre, fornisce una formazione di livello avanzato per l’assunzione di posizioni qualificate, anche di carattere direttivo e gestionale, in diversi contesti e funzioni aziendali. Con una specifica connotazione connessa ai temi della sostenibilità nelle loro diverse manifestazioni all’interno dei processi di gestione aziendale».
Claudia Martinetto, sotto la supervisione della professoressa Franca Cantoni, ha approfondito il tema dell’integrazione dei fattori ESG nei sistemi di welfare aziendale, con una tesi intitolata “L’integrazione dei fattori ESG nei sistemi di welfare aziendale: opportunità e sfide”. «Il percorso di laurea magistrale in Gestione d’azienda - profilo Sostenibilità è stato un’occasione di crescita profonda, sia sul piano professionale che personale» racconta la neolaureata. «Ho imparato che la sostenibilità non è solo un concetto da studiare, ma un approccio concreto per leggere il presente e costruire il futuro». Claudia ha svolto lo stage in Cerved. «Attraverso lo studio e l’esperienza diretta ho maturato consapevolezza e spirito critico, portando con me conoscenze, domande aperte e desiderio di contribuire a un modo di fare impresa più responsabile».
Lo sguardo rivolto verso il futuro l’accomuna alla visione di Emanuele Patti, che ha preparato la tesi “La misurazione e valorizzazione delle soft skills in ambito aziendale: metodi tradizionali e approccio Soft Lab”, con la supervisione della professoressa Franca Cantoni. «Accostando competenze e nozioni tecniche a uno sviluppo in termini di sensibilità e consapevolezza, questo corso mi ha consentito di focalizzarmi sul futuro, valorizzandone una sfumatura condivisa e socialmente utile» spiega Emanuele, che ha fatto lo stage a Thimus. «Durante l’esperienza lavorativa, ho potuto esprimere le mie capacità ed attitudini. L’approccio orientato al futuro, sia dell'Università Cattolica sia dell'azienda, mi hanno consentito di intraprendere anche un percorso imprenditoriale che si concretizzerà con l’apertura formale di una start-up, nata proprio nel contesto universitario».