Si vuole, insomma, creare un network per la diffusione delle tecniche di allevamento e lo sviluppo di conoscenze sul benessere animale, formando così una cultura della raccolta e dell’utilizzazione dei dati ottenibili in allevamento. Non a caso, il Living Lab è partito proprio dall’Azienda agricola sperimentale dell’Università Cattolica, Cerzoo. Altamente tecnologizzata, Cerzoo traduce perfettamente ai giorni nostri la visione del fondatore dell’Ateneo, Padre Agostino Gemelli, che volle espressamente dar vita a una Facoltà di Agraria, nel capoluogo piacentino nel cuore della Pianura Padana, come modello per la ricerca d’avanguardia e per la formazione d’eccellenza.
Durante la prima parte della giornata, i numerosi partecipanti sono stati protagonisti del laboratorio nelle aule della Residenza Gasparini del campus di Piacenza. Un’intensa mattinata per gli stakeholder, tra cui allevatori, agricoltori, associazioni di categoria, consulenti tecnici, docenti, ricercatori, amministratori pubblici, cittadini. Lo scambio di conoscenze e di opinioni, franco ma collaborativo, ha animato il dibattito sui principali punti critici connessi ai sistemi di allevamento che possono ridurre il benessere animale.
Si è parlato quindi della promozione di strumenti e tecnologie di precisione (Precision Livestock Farming) innovative che migliorino il livello di benessere animale e della realizzazione di un monitoraggio continuo – grazie a sensori che rilevano in continuo parametri comportamentali e fisiologici – del livello di benessere, che possono migliorare le condizioni di vita degli animali e facilitare il ruolo degli operatori di tutta la filiera.
Nei i prossimi mesi, verranno messe in evidenza le buone pratiche già presenti sul territorio, anche grazie ad eventi e visite all’interno di allevamenti che adottano elevati standard di benessere animale. L’attività di monitoraggio avverrà presso demofarm, aziende agro-zootecniche in cui si eseguirà la raccolta sistematica di dati correlabili alla valutazione del benessere animale e la riduzione dell’uso del farmaco. Sono l’Azienda agricola Federici e l’Azienda agricola Premi, in Provincia di Cremona, l’Azienda agricola Della Bona, in Provincia di Brescia, e l’Azienda agricola Barozzi, in Provincia di Mantova.