Doveva essere una lezione aperta a compimento di una lunga carriera di ricerca e di insegnamento. Ma quella tenuta dal professore Fausto Colombo, mercoledì 13 novembre, è stata anche molto altro. Soprattutto è stata un’indicazione di metodo su come in un’Università ci si possa, e forse pure ci si debba, interrogare sui temi della contemporaneità.
Il lungo applauso al termine dell’incontro - con colleghe e colleghi, studentesse e studenti di oggi e di ieri in piedi a battere le mani - è stato un segno di gratitudine anche per questo approccio, per questo modo di interpretare il ruolo del docente che ha tanto caratterizzato il percorso di Colombo.
Classe 1955, annoverato da tempo tra i maggiori studiosi italiani di comunicazione, il professore è stato allievo di Gianfranco Bettetini in Università Cattolica. La sua vita accademica si è svolta principalmente nella sede milanese dell’Ateneo, dove ha insegnato Teoria e tecnica dei media dapprima presso la Facoltà di Lettere e Filosofia e poi di Scienze politiche e sociali. Sempre a Milano ha diretto il Dipartimento di Scienze delle Comunicazioni e dello Spettacolo e ha messo al servizio dell’Ateneo la propria competenza nelle attività di comunicazione e di promozione dell’immagine dell’Università, come delegato del rettore Franco Anelli, successivamente come prorettore. Apprezzato in campo internazionale, Colombo ha tenuto corsi e lezioni, intessuto relazioni all'Université Stendhal di Grenoble, all'Université Lumière a Lione e alla Sorbonne a Parigi. Ha inoltre collaborato con grandi aziende di comunicazione e istituzioni culturali.