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Malattie infettive, il meeting annuale della società europea

30 settembre 2024

Malattie infettive, il meeting annuale della società europea

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Due giorni particolari e importanti per gli esperti, giunti e collegati da tutta Europa, quelli del 27 e 28 settembre scorsi nel campus di Roma dell’Università Cattolica che ha visto riunita la European Union of Medical Specialists (EUMS) per le Malattie Infettive, con delegati dei Paesi della Unione Europea e del Regno Unito per conto delle Federazioni degli Ordini dei Medici e delle Associazioni Scientifiche del settore.

«Questo convegno si svolge in un momento particolare in cui, mentre sembra che la pandemia da Covid-19 continui a pesare meno, le malattie infettive debbono necessariamente rimanere al centro dell’attenzione e al vertice dell’agenda delle priorità sanitarie per la estrema rilevanza, accanto ad altre come l’infezione da HIV/AIDS e le epatiti virali, della diffusione di batteri resistenti agli antibiotici, malattie trasmesse da insetti vettori, infezioni trasmissibili dall’animale all’uomo (zoonosi), infezioni correlate ai viaggi e alle migrazioni nell’era della globalizzazione» – ha commentato il Professor Carlo Torti, Ordinario di Malattie Infettive all’Università Cattolica e Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Malattie Infettive della Fondazione Policlinico Universitario “A. Gemelli” IRCCS, promotore dell’evento.

In particolare, durante il meeting scientifico si è concordato di condurre un’opera di sensibilizzazione da parte di EUMS nei confronti dell’Unione Europea e degli organismi governativi nei diversi Paesi a favore del rafforzamento dei Centri di Malattie Infettive che devono essere mantenuti entro standard qualitativi sempre più elevati e omogenei per garantire rapidità ed efficacia delle misure di controllo delle infezioni, con conseguenti benefici in termini di salute pubblica. Nell’insieme, si dovranno implementare azioni sia in senso formativo per le nuove generazioni di infettivologi sia  in senso di monitoraggio delle infezioni, assistenza clinica e controllo della loro diffusione.


Un importante risultato è stato ottenuto dal gruppo al termine della prima giornata di lavoro con un significativo avanzamento nella preparazione dell’esame che potrà venire sostenuto dai Medici Infettivologi e dai giovani in formazione specialistica a partire dal prossimo anno per accreditare le loro conoscenze e abilità tecniche. Questo esame, promosso da UEMS e supportato dalla European Society of Clinical Microbiology and Infectious Diseases (ESCMID), consentirà di qualificare i Medici Infettivologi in base a standard omogenei, ottenendo quindi un titolo utile anche a consentirne la mobilità tra i Paesi dell’Unione Europea e del Regno Unito.

Durante la seconda giornata i delegati hanno presentato i profili organizzativi delle Malattie Infettive nei rispettivi Paesi e i risultati delle attività in corso, delineando uno scenario ricco di esperienze virtuose e mutuabili in contesti diversi, ma anche dipingendo situazioni eterogenee non scevre di problematiche meritevoli di attenzione. Molto importante è stata anche l’attenzione ai Paesi a risorse limitate, in particolare al continente africano, con la condivisione di prospettive e modelli di collaborazione sia in campo assistenziale sia educazionale.

Un convegno, dunque, ricco di risultati e progetti importanti per delineare il futuro della Malattie Infettive, per riconoscere sempre di più il ruolo di questa importante disciplina, allo scopo di condurre azioni sempre più efficienti ed efficaci.

Un articolo di

Federica Mancinelli

Federica Mancinelli

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