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Un Osservatorio sul Turismo per attrarre Millennials e Gen Z

15 aprile 2025

Un Osservatorio sul Turismo per attrarre Millennials e Gen Z

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L’86% di coloro che hanno visitato Brescia ne consiglierebbe la visita. Il 55% ha raccolto le informazioni per organizzare la visita attraverso passa parola, mentre la permanenza media è di 1 giorno (72,5%) e con una spesa media contenuta (max 100 euro nel 72% dei casi).

Sono alcuni dei dati rilevati dall’analisi svolta dalla sede di Brescia dell'Università Cattolica del Sacro Cuore su un campione di 618 rispondenti, distribuiti tra le diverse fasce di età.

La ricerca inaugura le attività del neonato Osservatorio sul turismo della città, che vede la luce proprio grazie alla partnership tra il Comune di Brescia e il campus bresciano dell'Ateneo, sotto la direzione della professoressa Roberta Sebastiani, con l’obiettivo di mettere a frutto le competenze di settore maturate dall’Ateneo anche attraverso il corso di laurea in Tourism Management, Sostenibilità e Valorizzazione del Territorio, attivo presso la sede bresciana dell’Università.

L’analisi effettuata è stata eseguita con quattro diverse modalità di raccolta dati: analisi netnografica - ovvero l’individuazione delle parole chiave legate a Brescia e al turismo su siti internet e social network (ricerche e hashtag) - focus group, interviste in profondità e questionario.

Dagli hashtag e dalle interviste effettuate spicca il Castello di Brescia come l’attrazione più ricorrente e rappresentativa della città, mentre l’accoglienza e l’enogastronomia sono gli elementi che concorrono a costruire un’esperienza positiva e memorabile.

Alla domanda «Per quale motivo si recherebbe a Brescia?» il 52.1% dei potenziali turisti ha motivato col desiderio di visitare il patrimonio storico-culturale, il 24,5% per partecipare ad eventi enogastronomici e il 10,6% per assistere a manifestazioni e spettacoli.

Il focus group ha coinvolto la Gen Z (fascia di età tra i 18 e i 24 anni, di varia provenienza) mettendo in luce la volontà dei giovani di viaggiare in destinazioni meno conosciute e di raggiungere mete per partecipare a eventi più indirizzati al loro target.

«Si sta diffondendo l'abitudine di privilegiare mete alternative alle traiettorie più classiche: come in Francia tanti stanno prediligendo Reims a Parigi, allo stesso modo sempre più viaggiatori scelgono Brescia al posto di Milano. La Generazione Z è inoltre alla ricerca di un maggiore coinvolgimento nella progettualità cittadina, guidata da curiosità e scoperta» precisa la professoressa Sebastiani.
 
Queste e altre informazioni costituiranno la solida base per la definizione di linee strategiche mirate alla valorizzazione delle risorse turistiche cittadine e al rafforzamento dell’attrattività turistica del suo territorio.

Il progetto di un nuovo Osservatorio turistico si fonda infatti su un approccio sistematico, orientato a valorizzare i risultati già conseguiti e ad aprire nuove direttrici di sviluppo coerente con le specificità locali.

Le attività dell’Osservatorio si articolano in una prospettiva di lungo periodo, avviandosi oggi con una fase di analisi approfondita del fenomeno turistico, sia su scala globale sia in riferimento al contesto comunale, anche secondo una lettura diacronica.

Questa fase analitica comprende la raccolta e l’elaborazione di dati primari e secondari, con particolare attenzione alla percezione dell’immagine della città e all’esperienza vissuta dai visitatori, con l’obiettivo di costruire un modello di sviluppo turistico integrato e duraturo, in grado di posizionare Brescia nel panorama nazionale e internazionale.

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Redazione

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