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Cremona in festa per i 92 nuovi laureati

13 maggio 2025

Cremona in festa per i 92 nuovi laureati

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Ben 92 tocchi colorano di nero e di blu il cielo di Cremona. Sono i copricapi scagliati in aria con gioia dai laureati triennali e magistrali nell’ultimo anno accademico nel campus di Santa Monica. Una grande felicità per il traguardo raggiunto, che è già storia. Perché moltissimi di loro hanno già trovato un lavoro, in tanti casi ancora prima di concludere il percorso universitario. «Amiamo conservare e consolidare la tradizione di questa festa perché è davvero un momento in cui, in questo campus particolarmente adatto e ispirato, si possono incontrare le persone che hanno accompagnato più da vicino le scelte e i percorsi di queste giovani speranze del nostro futuro» spiega Anna Maria Fellegara, Pro-Rettore Vicario dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. «Sono ragazze e ragazzi che hanno investito su se stessi, con impegno e determinazione. Questa festa ci aiuta ad approfondire il senso di comunità che l’Università Cattolica vuole perseguire ed esprimere».

La festa, iniziata nelle prime ore del pomeriggio con la consegna delle toghe e dei tocchi agli studenti, è proseguita con la liturgia della parola presieduta da mons. Antonio Napolioni, vescovo di Cremona. «É sempre la provvidenza di Dio che ci guida, ed è la dinamica profonda della nostra esistenza che rende le nostre giornate faticose, e perciò appaganti» dice mons. Napolioni. «La laurea è un mandato», come lo è «lasciare il mondo un po’ migliore di come l'abbiamo trovato».

Un articolo di

Francesco Berlucchi

Francesco Berlucchi

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Nel suo intervento, Marco Allena, preside della Facoltà di Economia e Giurisprudenza, sottolinea che «nell’anno giubilare della Speranza sono i giovani i veri portatori di speranza». Citando una recente indagine dell’Istituto Toniolo, secondo la quale metà dei giovani italiani non ha speranza nel futuro, a confermare una fotografia sulla società italiana scattata dal Censis solo pochi anni fa e provocatoriamente intitolata “La società irrazionale”, il professor Allena evidenzia che «l’Università Cattolica forma studentesse e studenti per creare non solo i manager e i dirigenti del futuro, ma donne e uomini che possano comprendere ed affrontare le sfide che il futuro porrà». Ed è proprio per questo che «nelle aule della Cattolica si respira qualcosa di particolare, che non è misurabile con nessuna metrica, ma è riferito proprio a quel rapporto che si crea tra gli studenti e i docenti, e che fa sì che questi anni siano indimenticabili».

La student experience, del resto, è al centro dei pensieri anche di Pier Sandro Cocconcelli, preside della Facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali. «Lo studio è un processo articolato, oggi molto più complesso rispetto al passato» racconta il professor Cocconcelli. «Si basa sull’esperienza che si acquisisce dentro un campus universitario. Sono fondamentali la visione critica e la capacità di porsi le domande. Le sfide che dobbiamo affrontare sono sempre più grandi e in questa fase storica, in cui centinaia di milioni di persone ancora soffrono la fame, dobbiamo produrre di più e produrre meglio. Anche per questo le Scienze agrarie, alimentari e ambientali ricoprono un ruolo sempre più cruciale».


Prima dell’aperitivo davanti al Magazzino Carri, la bella festa, alla quale ha partecipato anche Andrea Virgilio, sindaco di Cremona, si conclude con il momento più atteso. Il lancio dei tocchi - blu per le lauree triennali, nere per quelle magistrali - riempie lo spicchio di cielo chiuso tra il corpo aule e la grande parete del chiostro di Santa Monica. «Ho scelto Cremona perché solo qui ho trovato un corso perfetto per completare al meglio il mio curriculum» racconta Francesca Saulle, laureata nella magistrale in Agricultural and food economics. «Grazie a questo corso di studio ho trovato subito lavoro, ma ho anche conosciuto tanti amici, e bravi professori con i quali rimarrò in contatto anche in futuro».

Dello stesso avviso Vincenzo Valerio Del Prete, laureato nella magistrale in Innovazione e imprenditorialità digitale, secondo cui «Cremona e questo corso mi hanno insegnato ad affrontare le difficoltà della vita. Bisogna investire e provarci sempre. Oggi sono un project manager di una società di consulenza e mi occupo in particolare di design thinking attraverso l’intelligenza artificiale. Di questi anni, ricorderò sempre le serate a preparare gli esami, ma anche quelle trascorse a festeggiarne il buon esito sotto il Torrazzo».

«Sono consapevole di aver raggiunto un traguardo importante, ma ora inizia la vera sfida» racconta Silvia Bettinelli, laureata nella triennale in Economia aziendale, curriculum Export management. «Adesso è il momento di mettere in pratica tutto quello che ho imparato, e sono pronta a metterci tutta me stessa. Ho fatto la tesi sulle banche di credito cooperativo, e ho scelto di continuare a studiare in Cattolica frequentando la laurea magistrale in Banking e consulting a Piacenza. Ma Santa Monica mi mancherà: appena si varca la soglia d’ingresso di questo campus, così sereno e luminoso, si capisce immediatamente il motivo per cui qui mi sono sentita a casa».  

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