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Giubileo 2025, presentata la ricerca del Ce.R.T.A. sul “turismo spirituale” e religioso

04 giugno 2025

Giubileo 2025, presentata la ricerca del Ce.R.T.A. sul “turismo spirituale” e religioso

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Oltre 5,5 milioni è la stima di pellegrini già arrivati a Roma per il Giubileo, 1 milione di pellegrini per il Giubileo dei Giovani e la Giornata Mondiale della Gioventù, un forte impatto delle iniziative per l’Anno Santo sulla città di Roma e le città del Centro Italia e, grazie alla dimensione mediatica, l’impatto turistico sui territori anche dopo la conclusione degli eventi giubilari: questi i principali risultati dell’indagine condotta dal Ce.R.T.A. - Centro di Ricerca sulla Televisione e gli Audiovisivi e Cattolicaper il turismo dedicata al racconto mediatico del Giubileo della Speranza presentata il 4 giugno nella sede di Roma nel convegno Giubileo 2025. Pratiche di viaggio spirituale e impatto sui territori.

Durante l’evento, organizzato da Cattolicaper il Turismo, il tavolo di ricercatori e professionisti del turismo coordinato dal professor Massimo Scaglioni, con Ce.R.T.A. e Publitalia ’80, sono stati introdotti alcuni primi dati di sfondo relativi alla rilevanza del Giubileo per la città di Roma e, più in generale, il territorio regionale e nazionale.

«Un evento di rilevanza universale come il Giubileo della Speranza, capace di catalizzare l'attenzione dei media e di attrarre milioni di viaggiatori in Italia e a Roma, si è presentato come esemplare oggetto di studio per la ricerca Comunicazione, Media e Turismo, giunta nel 2025 alla sua quinta annualità – ha detto il professor Scaglioni - La ricerca ha offerto l'opportunità di sviluppare un filone centrale per Cattolicaper il Turismo, un network che unisce studiosi e professionisti del settore. Proprio la sinergia tra Cattolicaper il Turismo, Ce.R.T.A. e Publitalia ’80 è alla base di questa importante giornata di confronto sul valore e il senso del turismo religioso e, più ampiamente, spirituale».

«La collaborazione tra Publitalia e Ce.R.Ta. Università Cattolica è nata nel 2020, in piena pandemia – ha detto Matteo Cardani, Direttore Generale Marketing & Ad Operations di Publitalia ’80 – il turismo era fermo e ci siamo chiesti che cosa potevamo fare per aiutare a sostenere questo settore: da qui è nato questo progetto il cui obiettivo principale era ed è raccontare e misurare, con il contributo degli operatori istituzionali, come la comunicazione e i media possono essere molto potenti nell’indirizzare flussi turistici».

La giornata si è articolata in due momenti. Il primo, intitolato Il Giubileo della Speranza tra senso religioso, dimensione comunicativa e impatto culturale, è stato introdotto dal professor Scaglioni, Coordinatore di Cattolicaper il Turismo e da Matteo Cardani.

«I pellegrini hanno come meta una profonda esperienza spirituale e un luogo che la rappresenta (chiesa, santuario, monastero) e questo li differenzia dai turisti – ha poi detto S. E. Mons. Claudio Giuliodori, Assistente Ecclesiastico generale dell’Università Cattolica nel suo intervento - i due percorsi però spesso si incrociano, esiste un turismo che intercetta la crescente domanda spirituale: stiamo, infatti, notando che questa si interseca spesso con un’esperienza culturale più ampia di matrice anche spirituale e religiosa. Ancor più durante il Giubileo è importante promuovere un turismo che, pur non essendo un pellegrinaggio, sappia cogliere gli aspetti spirituali e sia sempre attento ai luoghi e alle comunità, ponendo attenzione alla sostenibilità e alla giustizia, come evidenziato nel Messaggio della Santa Sede per la prossima Giornata mondiale del Turismo che si celebrerà il 27 settembre».

Sono poi seguiti gli interventi di Luca Bruschi, Direttore Associazione Europea delle Vie Francigene, che ha proseguito: «Tra i milioni di pellegrini attesi a Roma per il Giubileo, circa 30mila arriveranno a piedi o in bicicletta. Percorrere cammini come la Via Francigena significa vivere un’esperienza di trasformazione e condivisione, dove anche la dimensione turistica trova però una sua valenza: circa 8 pellegrini su 10 tornano da turisti sui luoghi attraversati durante il cammino» mentre “La differenza tra il turista e il pellegrino è che l’esperienza del cammino del pellegrino è un’esperienza che dura una vita intera, non è una pausa” è stato il contributo di Giovanni Gazzaneo, Presidente Fondazione Crocevia, che ha poi aggiunto sul tema della comunicazione dell’Anno Santo: «Il Giubileo viene letto dai mezzi di comunicazione in molti modi ma è essenzialmente un evento religioso che risponde alla domanda di perdono dei fedeli. È importante che i media raccontino come la fede genera bellezza e cultura senza semplificazioni». Infine Danilo Zardin, Curatore della mostra Giubilei. Il perdono che ridona la vita ha così introdotto tale mostra: «Nata all’inizio del 2024, ha visto una sua prima divulgazione in occasione del Meeting per l’amicizia tra i popoli di Rimini dello scorso anno; è una mostra didascalica sulle radici storiche del Giubileo, la sua evoluzione nel tempo e le sue ricadute spirituali». Nel corso della discussione la professoressa Anna Sfardini, Responsabile delle Attività di Ricerca Ce.R.T.A., ha illustrato i primi risultati della ricerca realizzata dal Centro sul racconto mediatico del Giubileo della Speranza e su come oggi possa essere inteso un “turismo spirituale” o religioso.

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Redazione

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Con la seconda tavola, dal titolo Il Giubileo della Speranza e l’impatto turistico sui territori moderata da Dario Maltese, giornalista e conduttore televisivo Mediaset, si è tenuto un confronto, a poco più di cinque mesi dall’apertura delle Porte Sante, sull’impatto di un grande evento per il territorio romano, regionale e nazionale con gli interventi di Simona Renata Baldassarre, Assessore Cultura, Pari Opportunità, Politiche Giovanili e della Famiglia, Servizio Civile Regione Lazio, che ha spiegato: «Come Regione Lazio siamo intervenuti con una serie di progetti per rendere la Rete dei Cammini del Lazio sicuri, facilmente percorribili e accessibili. Il Giubileo è infatti un’occasione per promuovere il territorio nella sua interezza, con una grande attenzione ai giovani e al patrimonio culturale. Il ritorno è poi sul lungo periodo». 

Ilenia Cardogna, Responsabile Turismo dell’Assessorato al Turismo, Ambiente, Sport, Cambiamenti Climatici, Transizione energetica e Sostenibilità della Regione Lazio, su delega dell’Assessore Elena Palazzo, ha aggiunto: «Roma è l’attrattore, ma la sfida dell’amministrazione sta nel saper promuovere il brand Lazio. Il nostro obiettivo è costruire un’offerta in grado di intercettare i diversi target di viaggiatori: non esiste un unico turismo ma tanti turismi esperienziali ai quali il territorio può rispondere. Per realizzare tutto ciò, sarebbe però importante riuscire ad attrarre anche investimenti privati». A

Alessandro Massimo Nucara, Direttore Generale Federalberghi, sulla stessa linea, ha concluso: «È normale che ci siano momenti di maggiore o minore affluenza. Ciò che è davvero importante è la visibilità che questo evento dà non solo a Roma ma a tutta l’Italia». E sull’overtourism: «Bisogna essere cauti nell’usare questo termine e chiarire cosa si intende. Nella mia visione non significa che ci sono troppi turisti, frase che non regge, ma che c’è un problema di pressione antropica su determinati territori in periodi di precisi. Questo è un fenomeno che si governa tramite l’informazione e la tecnologia, ad esempio creando più sistemi a prenotazione».

Oltre 5,5 milioni è la stima di pellegrini già arrivati a Roma per il Giubileo delle Speranza nei primi cinque mesi. Si attendono ora 1 milione di pellegrini per il Giubileo dei Giovani e la Giornata Mondiale della Gioventù (prevista tra il prossimo 28 luglio e il 3 agosto). Il Giubileo 2025, nei suoi primi cinque mesi, si allinea al precedente Anno Santo in termini di viaggiatori coinvolti e si configura come capace di generare impatto su quattro dimensioni diverse e correlate: la città di Roma con le sue cinque porte sante (le quattro basiliche e quella del carcere di Rebibbia), mete dei pellegrinaggi; la reticolarità “fisica” dei territori limitrofi che sono coinvolti nell’interesse per viaggi a vocazione religiosa, spirituale o culturale, entro la regione Lazio ma anche al di fuori di essa: Viterbo e la Tuscia (dove a maggio si è parlato di “boom di visitatori”, arrivando al 15% di turisti stranieri nei musei), Napoli (che prevede 4 milioni di turisti da Roma), l’Umbria (che nel primo trimestre 2025 ha visto le presenze complessive in crescita del 8%, con circa 1 milione di visitatori sul territorio regionale), e in particolare Assisi (che ha registrato ben 218 mila presenze); una reticolarità tecnologica e “virtuale”: grazie a tools tra cui la WebApp Cammini della fede, che agevola i cammini dei fedeli, la possibilità di prenotare visite sacre e itinerari turistici in Vaticano tramite web, l’assistente virtuale Julia, che aiuta i pellegrini nella loro esperienza di visita a Roma, e soprattutto la possibilità di visitare San Pietro grazie alla realtà virtuale e la dimensione più ampiamente mediatica del racconto del Giubileo che include Roma, il Vaticano e l’Italia intera (specie per gli stranieri), e che va valutata, come per tutti i grandi eventi, in un impatto turistico sui territori nel più lungo periodo, anche dopo la conclusione dell’Anno santo.

«Il Giubileo è naturalmente un evento particolarmente attenzionato dai media (in un anno caratterizzato anche dal Conclave) che lo raccontano da diversi punti di vista, anche oltre la sola dimensione religiosa. Il Giubileo è a tutti gli effetti un grande evento che impatta sul territorio nazionale» ha detto la professoressa Anna Sfardini, Responsabile delle Attività di Ricerca Ce.R.T.A., presentando la ricerca.

«Sono state illustrate le “dieci cornici di senso” del Giubileo 2025, cioè le varie modalità di declinazione del racconto dell’Anno Santo con cui i media hanno narrato l’evento fino ad ora. Tra queste si segnalano quella “sociale”, utilizzata per raccontare come le persone vivono l’Anno Santo, “economica”,  che tratta il Giubileo nella sua dimensione di grande evento con ricadute economiche sul territorio, oltre che “salvifica” e “identitaria”, entrambe cornici di senso legate alla natura cristiana e cattolica dell’Anno Santo, con riferimento nel primo caso al racconto del Giubileo come momento per ottenere il perdono dei propri peccati e nel secondo come occasione per ricongiungersi con la propria fede».

Sui media italiani si possono individuare tre narrazioni prevalenti dell’Anno Santo: “religiosa”, che considera il Giubileo come momento di rilevanza spirituale, “divulgativa”, che lo considera come evento da raccontare e spiegare anche per chi non ne conosce il significato, e (in misura minore, e in relazione soprattutto alle difficoltà logistiche della preparazione all’evento) “avversativa”, che considera l’Anno Santo come evento che impatta sui territori, comportando talvolta anche delle criticità. Nel racconto mediale di ogni Paese monitorato (Francia, Germania, Regno Unito, Spagna e Stati Uniti) si privilegiano particolari aspetti dell’Anno Santo: ad esempio in Francia e in Spagna si dedica molta attenzione agli aspetti religiosi, sociali ed economici, mentre in Germania, nel Regno Unito e negli Stati Uniti si dà più rilevanza alla dimensione del viaggio in occasione dell’anno giubilare, talvolta dando consigli su mete collegate a Roma ma meno caratterizzate da possibile overtourism.

Nell’ampia produzione di notizie intorno al Giubileo 2025, dagli articoli di costume alle comunicazioni social di creator, che hanno a messo a tema la dimensione spirituale del viaggiare, sono stati delineati quattro modelli di viaggiatore, ognuno caratterizzato da specifici modi di interpretare e vivere tanto gli aspetti più pratici e organizzativi quanto la dimensione spirituale del proprio viaggio: la figura dell’eremita, dedito a una vacanza contemplativa e di meditazione, alla ricerca di una connessione tra spiritualità e natura; la figura del pellegrino che intraprende un itinerario di devozione, fatto anche di sforzo e sacrificio, come rinnovo di fede condiviso con altri; ancora, l’entusiasta, che affronta il viaggio come occasione di divertimento, in compagnia di amici, attratto dall’esperienza dell’iconico e del clamore mediatico del Giubileo; infine, il mindful explorer, che cerca esperienze di esclusività e autenticità, occasioni di contatto privilegiato  e personalizzato con i luoghi che incontra.

La ricerca proseguirà con un’indagine quantitativa su un campione di viaggiatori italiani ed europei che si sono recati a Roma in vista del Giubileo o che hanno intenzione di farlo: tra gli obiettivi, si vorrà analizzare il valore e il senso del viaggio spirituale, pesare le quattro figure di “viaggiatore spirituale”, scoprire connessioni con altre forme di turismo (culturale, enogastronomico, sportivo, green), mappare luoghi, destinazioni, esperienze del Giubileo ma non solo. I risultati dell’intero lavoro saranno presentati in Università Cattolica a Novembre 2025.

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