Joseph Ratzinger non è incasellabile in uno profilo esclusivo suscettibile di definizioni univoche e per questo fuorvianti. La sua esperienza umana fa emergere una personalità poliedrica capace di dialogare con il mondo contemporaneo non solo ecclesiale.
È stato questo il motivo conduttore dell’incontro svoltosi in Aula Pio XI il 28 maggio “Joseph Ratzinger in dialogo con il proprio tempo” nel quale è stato presentato il XIII volume (in tre tomi) dell’Opera omnia degli scritti del pontefice (curata da Pietro Luca Azzaro per i tipi della Libreria Editrice Vaticana), che raccoglie le sue interviste rilasciate tra il 1969 e il 2004 come professore, arcivescovo di Monaco e Frisinga e prefetto del Dicastero per la Dottrina della Fede. Alcuni testi sono inediti e affrontano varie tematiche manifestando il pensiero di Ratzinger sulla fede, sulla società e sulla Chiesa, come è stato illustrato dal cardinale Kurt Koch, prefetto del Dicastero per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, in dialogo con il giornalista Andrea Tornielli, direttore editoriale del Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede.
Sono stati diversi i temi affrontati, legati all’attuale momento ecclesiale. Richiamando la profondità e modernità del pensiero teologico di papa Benedetto XVI, estraneo all’abito di conservatore che gli è stato cucito addosso e che sicuramente non gli appartiene – come ha rilevato Tornielli –, il cardinale ha indicato lo stile di Chiesa sinodale nelle parole che vi dedicava il cardinal Ratzinger quando era prefetto del Dicastero della Dottrina della Fede: «non si decide da soli ma collegialmente, incrementando le modalità di consultazione e di incontro per vivere concretamente la comunione nella Chiesa con il camminare insieme seguendo Cristo».
«Conseguenza della comunione è il dialogo. Se è vero che in ogni credente c’è un non credente, e viceversa, il dialogo tra loro favorisce l’apprendimento. Senza il dubbio c’è il rischio di trasformare la fede in ideologia o in quieto vivere. Dio è un mistero: se uno dice di aver compreso Dio, allora non si tratta di Dio. Il dialogo tra fede e ragione è molto importante per Ratzinger. La fede confermata nella riflessione è sempre aperta al dialogo e la sola ideologia risulta chiusa in sé stessa. La Chiesa, invece, è sempre aperta per il mondo perché Dio è in relazione con il mondo e la Chiesa vuole conoscere il mondo».
Chiesa che è come un granello di senape, ha proseguito il cardinal Koch: «il seme è molto piccolo ma poi si trasforma in una pianta grande. Così la Chiesa nel mondo, in alcune regioni è come un granello, in altre come un grande albero: Dio non conta sui grandi numeri, per Dio le cose grandi sono sempre piccole, anche le minoranze hanno una missione nella Chiesa oggi».