Si sono concluse il 29 maggio le due giornate dedicate al kick off meeting del Progetto di ricerca Secret – “Exploring the therapeutic potential of perinatal cell SecreTomes”, coordinato dall’Università Cattolica del Sacro Cuore e finanziato da Horizon Europe, che mira a formare giovani ricercatori nel campo della Medicina rigenerativa. Al centro dell’iniziativa lo studio del potenziale terapeutico delle molecole bioattive rilasciate da cellule derivate dalla placenta umana a termine, note come secretomi perinatali.
L’evento, che si è svolto al Centro di Ricerca Eugenia Menni (Crem) di Fondazione Poliambulanza, diretto dalla professoressa Ornella Parolini, Ordinario di Biologia cellulare e applicata alla Facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università Cattolica, ha coinvolto 30 partecipanti, tra i quali i partner internazionali del progetto e i dottorandi selezionati nell’ambito del Doctoral Network cofinanziato dalla Commissione Europea attraverso il programma Horizon Europe – Marie Skłodowska-Curie Actions.
Il Progetto Secret si basa su un’idea nata al Crem oltre venti anni fa e propone di formare una nuova generazione di ricercatori altamente qualificati nel campo della Medicina rigenerativa. Il focus è lo studio dei secretomi derivati da cellule perinatali – complessi di molecole bioattive rilasciate da cellule della placenta – noti per le loro proprietà antinfiammatorie, immunomodulatorie e rigenerative. Queste molecole mostrano un potenziale promettente per il trattamento di patologie neurologiche e cardiovascolari.
«Il Progetto Secret – spiega la professoressa Parolini - rappresenta un’iniziativa scientifica d’avanguardia, volta a esplorare e valorizzare il potenziale terapeutico dei secretomi derivati da cellule staminali umane ottenute da membrana amniotica, cordone ombelicale e liquido amniotico. Questi materiali biologici, prelevati da campioni clinici destinati allo smaltimento e utilizzati con il consenso informato dei donatori, costituiscono una risorsa preziosa, etica e sostenibile per lo sviluppo di approcci innovativi nella medicina rigenerativa».
«Grazie all'integrazione di tecnologie di ultima generazione e metodologie traslazionali avanzate – continua - SECRET si propone di far luce sui meccanismi cellulari e molecolari alla base della rigenerazione e riparazione dei tessuti. L'obiettivo è quello di identificare nuovi strumenti terapeutici per patologie ad alto impatto sociale, in particolare nell’ambito delle malattie infiammatorie a carico del sistema nervoso e cardiovascolare. Lo straordinario potenziale dei secretomi perinatali risiede nella loro capacità di modulare i processi infiammatori e stimolare la rigenerazione tissutale. Le conoscenze generate dal progetto potranno tradursi in trattamenti innovativi per patologie oggi ancora prive di cure efficaci, offrendo nuove speranze a milioni di pazienti in tutto il mondo».
«In definitiva – conclude Parolini - con Secret non ci limitiamo a produrre conoscenza: costruiamo le fondamenta per una nuova generazione di terapie biologiche, capaci di ridefinire il concetto stesso di cura e di aprire scenari rivoluzionari nella medicina del futuro».
Il Progetto Secret coinvolge un consorzio di enti di ricerca e università provenienti da tutta Europa, tra cui l’Università di Genova, l’Università degli Studi “Gabriele D’Annunzio” di Chieti-Pescara, l’Universitätsklinikum Essen (Germania), la Universiteit Antwerpen (Belgio), l’Universidade do Minho (Portogallo) e l’Academisch Medisch Centrum – Università di Amsterdam (Paesi Bassi). Al consorzio partecipano anche il CREM di Fondazione Poliambulanza, l’Istituto Cardiocentro Ticino dell’Ente Ospedaliero Cantonale (Svizzera) e aziende innovative di alto profilo come Mimetas BV (Paesi Bassi) e Innovation Acta S.r.l. che contribuiscono al trasferimento tecnologico e all’innovazione.