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Parole antiche, speranze nuove. La sfida dei giovani classicisti

23 luglio 2025

Parole antiche, speranze nuove. La sfida dei giovani classicisti

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Milano e Roma hanno ospitato, lunedì 7 luglio, oltre una quarantina di studentesse e studenti universitari, provenienti da tutta Italia, per la prova scritta di traduzione dal greco e dal latino del concorso Antiquitas viva. Parole antiche per le nostre speranze.

Si tratta di un’iniziativa inaugurata quest’anno dall’Istituto Toniolo, che rinnova così il proprio impegno statutario a favore della promozione e dello sviluppo degli studi superiori e aiuta, innanzitutto, a mettere in luce una delle gloriose tradizioni del nostro Ateneo. Il concorso, infatti, è frutto della stretta collaborazione con la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università Cattolica e, in particolare, con il Dipartimento di Filologia classica, papirologia e linguistica storica, guidato dalla professoressa Antonietta Porro, docente di Lingua e Letteratura greca e tra le ideatrici dell’iniziativa.

Gli studi classici in Università Cattolica, infatti, vantano una tradizione solida, oramai lunga e prestigiosa, che affonda le proprie origini nel 1921, anno di fondazione dello stesso Ateneo. In oltre un secolo di storia si sono succeduti docenti di grande rilievo, mentre un’intensa attività di ricerca ha alimentato una ricca produzione editoriale. Ancora oggi, la preziosa collezione di papiri della biblioteca, i lavori seminariali, le brillanti carriere di molti alumni negli atenei europei e, non da ultimo, il concorso Antiquitas viva sono testimonianze della vitalità di questo campo di studi. Osserva Antonietta Porro: «Nel nostro Ateneo l’antico è studiato a tutto tondo, secondo diverse prospettive disciplinari, e tuttavia valorizzando sempre la competenza linguistica, che offre la chiave irrinunciabile per comprendere le antiche civiltà. Colpisce e conforta leggere nel sondaggio proposto dall’Istituto Toniolo ai candidati di Antiquitas viva che più dei 2/3 di loro ritengono la solidità della formazione linguistica l’aspetto più importante in un corso di laurea magistrale in Scienze dell’antichità!».

“Antichità viva”, dunque, può suonare come l’affermazione di continuità con la tradizione del nostro Ateneo, ma, in questo caso, è soprattutto il titolo di lancio per la sfida a cui sono stati chiamati i giovani classicisti di tutta Italia.

I passi scelti dalla commissione per la prova di traduzione, tratti dagli scritti di Isocrate e di Cicerone, hanno offerto lo spunto per produrre una riflessione su una tesi che suona come invito e monito ai tempi che stiamo vivendo: “La civiltà nasce e si fonda sul buon uso della parola”. Un tema di stringente attualità, quindi, che i partecipanti hanno interpretato per mostrare la loro sensibilità e competenza e, soprattutto, per mettere in luce il valore che gli studi classici possono avere nel mondo contemporaneo.

Un valore che ha ben ricordato lo stesso Presidente della Commissione, professor Michele Lenoci, componente del Consiglio di amministrazione dell’Istituto Toniolo, ente fondatore dell’Ateneo, nel suo saluto iniziale ai concorrenti: «Nella caleidoscopica frammentazione delle notizie che oggi abbiamo, avere una cultura – e la cultura classica è della cultura parte fondamentale – fa sì che i multa, che ci circondano, in cui siamo coinvolti, da cui siamo anche un po' travolti, possano essere raccolti in un multum. Dietro i multa, riusciamo così a vedere quel multum che alla fine è essenziale».

Oltre al significato culturale e formativo, il concorso prevede per i partecipanti un incentivo concreto: l’edizione 2025 mette in palio dieci premi di studio, il maggiore dei quali del valore di 2.000 euro, un contributo che intende incoraggiare le studentesse e gli studenti a proseguire il loro percorso accademico. Il concorso, infatti, è destinato a laureandi e laureati triennali, in particolar modo a quanti stanno valutando l’iscrizione per l’anno accademico 2025-26 a un corso di laurea magistrale in Scienze dell’Antichità, presso qualunque università italiana.

Questa apertura rappresenta una significativa novità: a differenza di altre iniziative promosse dall’Istituto Giuseppe Toniolo, i premi non sono vincolati all’iscrizione all’Università Cattolica.

È previsto naturalmente un incremento del premio e una possibilità di rinnovo per un secondo anno qualora l’iscrizione avvenga presso la Cattolica. L'intento primario, tuttavia, è la valorizzazione della cultura classica, talvolta messa in discussione, come componente fondamentale della cultura in generale, favorendone la diffusione e lo studio da parte delle nuove generazioni.

Nei giorni scorsi la Commissione giudicatrice – composta, oltre che dalla professoressa Porro e dal professor Lenoci, anche dal professor Luigi Galasso, docente di Lingua e letteratura latina e dal professor Alessandro Galimberti, docente di Storia romana – ha concluso la valutazione delle traduzioni e degli elaborati. È possibile prendere visione dell’Elenco dei vincitori sul sito dedicato all’iniziativa www.antiquitasviva.it.

L’auspicio, già richiamato nel titolo stesso del concorso, è che le parole antiche, ancora oggi, sappiano ispirare speranze nuove, per questi giovani classicisti e per il tempo che viviamo.

Un articolo di

Redazione

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Istituto Toniolo

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