NEWS | Brescia

Un corso a distanza per abbattere gli stereotipi fra Italia e Stati Uniti

11 luglio 2025

Un corso a distanza per abbattere gli stereotipi fra Italia e Stati Uniti

Condividi su:

Fare conversazione in lingua inglese senza spostarsi oltreoceano. Tredici studenti al primo anno del corso di laurea in Scienze linguistiche dell’Università Cattolica, grazie al progetto COIL (Collaborative Online International Learning) hanno vissuto un’esperienza interculturale significativa all’interno del proprio percorso di studi.

Il tema dello scambio virtuale con gli studenti della DePaul University di Chicago è stato “L’esperienza universitaria oltre gli stereotipi in Italia e negli Stati Uniti”. A coordinare il progetto le professoresse Amanda Murphy e Sonia Piotti, con le dottoresse Teresa Bonfatti Sabbioni, (DEPaul University) - in visita al nostro Ateneo - e Alina Ramera (Università Cattolica).

Gli obiettivi principali del percorso sono stati quelli di sviluppare competenze interculturali negli studenti, insegnare ad individuare analogie e disparità tra diversi contesti culturali e linguistici, favorire la comunicazione interculturale e la capacità di lavorare in team. Il team working si è basato infatti sulla creazione di coppie o gruppi di lavoro: ciascuno studente italiano ha avuto la possibilità di collaborare con uno o più studenti americani al fine di approfondire i contenuti proposti settimanalmente dalle docenti e produrre una riflessione conclusiva.

Fra i partecipanti c’era anche Martina Lanzetti, iscritta al primo anno della facoltà di Scienze linguistiche -   che ha apprezzato molto questa esperienza perché oltre ad arricchire la sua conoscenza della lingua inglese le ha permesso di confrontarsi con una cultura diversa. «Abbiamo dialogato sugli stereotipi, di come gli americani vedono noi italiani, come ad esempio la mafia, il cibo, la dolce vita o quali parole italiane siano entrate nel loro linguaggio – molto poche rispetto l’abbondanza di parole inglesi che usiamo noi-, quali domande non fare quando incontri un americano (la politica, domande personali, etc). Noi lo abbiamo fatto in lingua inglese e loro in italiano. Mi piacerebbe poterlo ripetere anche il prossimo anno perché è davvero una bellissima occasione per uscire dalla nostra confort zone e per arricchire le nostre conoscenze. Io continuo a rimanere in contatto con loro e qualche mio compagno andrà ad incontrarli di persona in America».

«Il progetto COIL possiede due caratteristiche che vanno sottolineate – tiene a precisare Ramera, coordinatrice del lavoro dei ragazzi;  è assolutamente inclusivo, poiché ha permesso a tutti gli studenti di vivere un’esperienza internazionale, anche a coloro che, per diverse motivazioni, non possono  svolgere un programma di mobilità all’estero;  in secondo luogo, si tratta di un percorso formativo, in quanto favorisce la familiarizzazione con una nuova realtà linguistica e socioculturale».

Un articolo di

Antonella Olivari

Antonella Olivari

Condividi su:

Newsletter

Scegli che cosa ti interessa
e resta aggiornato

Iscriviti