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Rotary e Inner Wheel: premi per due studentesse
Il premio assegnato a Martina Agnelli e Giovanna Francavilla delle facoltà di Economia e Giurisprudenza e di Scienze della Formazione della sede piacentina
| Filippo Lezoli
26 giugno 2025
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Diana Escobar porta con sé una promessa di futuro. Anche questo significa il premio vinto dall’assegnista di ricerca dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, consegnatole a Pisa durante il convegno AIEAA (Associazione Italiana di Economia Agraria ed Applicata). Escobar, 31 anni, originaria dell’Ecuador, si è infatti aggiudicata il Best Paper Award per i ricercatori sotto i 40 anni.
Nell’occasione la ricercatrice ha presentato l’ultimo paper realizzato per la sua ricerca di dottorato, dal titolo “The impact of Italian Farms’ Circularity on their Economic Performances”.
È la stessa Escobar a spiegare il tema trattato: «Partendo dal presupposto che l’economia circolare è un elemento chiave del percorso dell'Unione Europea verso la sostenibilità e considerato che l’agricoltura svolge un ruolo fondamentale nell'attuazione di pratiche volte a ridurre la pressione sulle risorse limitate del pianeta, il mio articolo ha esaminato la relazione tra la circolarità dei nutrienti e la redditività delle aziende agricole, utilizzando indicatori ricavati dal dataset della Rete di informazione contabile agricola italiana (Rica)».
Lo studio ha coperto 874 aziende agricole e compiuto 10.488 osservazioni degli anni 2009-2020. «I risultati ottenuti - dice Escobar - suggeriscono che le eccedenze di azoto e fosforo sono collegate a un reddito agricolo più elevato, ma la riduzione dell'efficienza dei fertilizzanti chimici aggiuntivi potrebbe compromettere la sostenibilità ambientale. Al contrario, negli allevamenti specializzati in zootecnia, maggiori perdite di nutrienti corrispondono a una minore redditività aziendale. I responsabili politici possono creare politiche di economia circolare più efficaci che tengano conto della diversità agricola».
Lo studio che ha permesso a Diana Escobar di vincere il premio, come detto, nasce dal dottorato, concluso nello scorso aprile, dal titolo “Developing circularity indicators in the agricultural sector” e per il quale, dice, sono stati fondamentali i suoi tutor Silvia Coderoni e Paolo Sckokai.
Escobar è nata a Quito ed è arrivata in Italia nel 2019 proprio per frequentare il Master in Agricultural, Food and Environmental Policy Analysis (Afepa) in Università Cattolica, programma che le ha permesso anche di svolgere un’esperienza di studio a Uppsala, in Svezia. «In Ecuador - racconta - ho frequentato la triennale di economia, in cui ho fatto anche pratiche di economia agraria, in quanto il settore agrario è molto importante nel mio Paese. Da qui il desiderio di approfondire il tema, che anche in Italia è fondamentale. La scelta della Cattolica è stata quindi immediata».
Da gennaio, come assegnista di ricerca, sta lavorando «sulla coerenza delle politiche nell’ambito del carbon farming». Il futuro? «A me piace la ricerca in generale - dice Escobar - è quello che vorrei continuare a fare».
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