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“La riforma monetaria” di J.M. Keynes, un volume sempre attuale

17 febbraio 2025

“La riforma monetaria” di J.M. Keynes, un volume sempre attuale

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L’attualità del celebre economista inglese John Maynard Keynes (1883-1946) - padre della macroeconomia e teorico della “rivoluzione keynesiana” sostenitrice dell’intervento dello Stato nell’economia con provvedimenti di politica di bilancio e monetaria - è stato motivo di dibattito in occasione della presentazione del volume “La riforma monetaria” dello stesso Keynes con un saggio introduttivo di Giorgio La Malfa, organizzata il 12 febbraio dal Laboratorio di analisi monetaria (LAM) e dall’Associazione per lo sviluppo degli studi di Banca e Borsa (ASSBB).

Questo volume trae origine dai testi che nell’ottobre 1921 C.P. Scott, direttore del «Manchester Guardian», aveva affidato a Keynes, autorevole economista circa le questioni economiche del primo dopoguerra, e che erano stati pubblicati come supplementi dedicati ai vari aspetti della ricostruzione postbellica. Le riflessioni di Keynes, riguardanti i tassi di cambio fra le principali monete e il problema del ripristino delle condizioni monetarie prebelliche, confluiscono nel “Tract on Monetary Reform”, pubblicato nel dicembre 1923 e nel 1925 tradotto in italiano da Piero Sraffa con il titolo “La riforma monetaria”, testo caratterizzato dal rigore terminologico che tanto ha contribuito alla rifondazione del linguaggio economico italiano.

Tale volume viene ora pubblicato con un saggio introduttivo di Giorgio La Malfa, già docente di Politica economica all’Università degli Studi di Catania, con alle spalle un ampio curriculum come parlamentare, europarlamentare, ministro del bilancio e della programmazione economia agli inizi degli anni Ottanta, ministro per le Politiche comunitaria tra il 2005 e il 2006, presidente della Commissione Industria, della Commissione Esteri e della Commissione Finanze della Camera dei deputati, membro dell'assemblea parlamentare della NATO e vice presidente della stessa nel 2012-2013.

All’incontro di presentazione in Cattolica, che ha avuto l’impostazione di una vera e propria lezione sulla riforma monetaria, insieme a La Malfa, sono intervenuti i professori di Economia politica Andrea Boitani, Domenico Delli Gatti, Marco Lossani e l’editorialista del Corriere della Sera Pierluigi Vercesi.

Tutti hanno concordato che il pamphlet di Keynes rappresenta un fulgido esempio di quella prosa che Luigi Einaudi definì “scintillante”, in quanto pur aderendo Keynes ancora all’”ortodossia” della teoria quantitativa della moneta, nelle sue riflessioni è proiettato verso i problemi di politica economica che affronta con pragmatismo, profondità di analisi e linguaggio appropriato.

Di rilievo la lungimiranza e le intuizioni del pensiero di Keynes che intende offrire speranza al mondo e propone idee che oggi sono normali ma ai suoi tempi erano molto rivoluzionarie, come ad esempio quella che la quantità di moneta deve essere regolata dalla Banca Centrale.

La conversazione tra i relatori, dalla quale è emersa passione per l’economia e per la storia, ha dato atto che il passato offre sempre una lezione sui problemi dell’oggi e del domani.

 

Un articolo di

Agostino Picicco

Agostino Picicco

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