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Law in Action: lo Sportello Giuridico dell’Università Cattolica. Qui il diritto incontra la realtà

26 giugno 2025

Law in Action: lo Sportello Giuridico dell’Università Cattolica. Qui il diritto incontra la realtà

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A settembre prenderà il via la terza edizione dello Sportello Giuridico a favore delle persone private della libertà personale, un’iniziativa formativa promossa dalla Facoltà di Economia e Giurisprudenza dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, campus di Piacenza, in collaborazione con la Casa Circondariale di Piacenza e il Centro interuniversitario “L’Altro Diritto”.

Il progetto si configura come una clinica legale vera e propria, all’interno della quale gli studenti del corso di laurea magistrale in Giurisprudenza (percorso “Diritto ed Economia”, Doppia Laurea 5+1) vivono un’esperienza pratica di consulenza extragiudiziale a diretto contatto con i detenuti. Una formazione giuridica “sul campo”, che traduce in pratica il principio del learning by doing e, ancor di più, quello del learning by caring: imparare prendendosi cura degli altri.

Dalla teoria alla pratica: la potenza formativa della Law in Action

«Frequentare un Corso di Laurea in Giurisprudenza che offre esperienze concrete di law in action rappresenta oggi una scelta strategica, sia dal punto di vista professionale che da quello umano e civile» sottolineano i professori Francesco Centonze (Ordinario di Diritto penale) e Roberta Casiraghi (Docente di Procedura penale), che del progetto sono i promotori, assieme alla dottoressa Priscilla Bertelloni (Assegnista di ricerca in Diritto penale). 

L’esperienza dello Sportello Giuridico ne è una prova tangibile. Permette infatti di «entrare nella realtà penitenziaria e affrontare questioni giuridiche concrete, emerse direttamente dai racconti dei detenuti e di applicare nella pratica istituti di diritto penale e procedura penale, cimentandosi nella ricerca normativa e giurisprudenziale e nella redazione di istanze», sempre affiancati dai propri professori e lavorando in team.

L’attività che si articola in due fasi principali, quella formativa (I semestre) strutturata su un percorso teorico di 20 ore dedicato al diritto penitenziario, aperto a tutti gli studenti del II, III, IV e V anno, a cui si affianca la fase operativa (II semestre), in cui entrano in gioco colloqui diretti in carcere e incontri di back office in aula. Si tratta di «una concreta attività di Service Learning, che si inserisce a pieno nel quadro della Terza missione universitaria» concludono i docenti.

Un’esperienza che trasforma: formazione professionale e crescita personale

Lo Sportello Giuridico non è solo un’opportunità didattica: è un’esperienza che lascia il segno. Per gli studenti, significa infatti vivere il diritto nella sua dimensione più concreta, superando la distanza tra aula e realtà, con l’opportunità di allenarsi all’argomentazione giuridica, alla scrittura di atti, all’ascolto attivo e alla gestione di situazioni complesse. 
Per i detenuti, lo Sportello rappresenta un canale di ascolto e orientamento. Grazie al supporto degli studenti, possono meglio comprendere i propri diritti e accedere a benefici penitenziari spesso poco conosciuti o difficili da attivare autonomamente.

Perché scegliere una Facoltà che promuove esperienze come questa?

Perché il diritto non è solo una disciplina da studiare, ma uno strumento per incidere sulla realtà. La possibilità di entrare in carcere non come spettatori, ma come attori consapevoli, consente agli studenti di maturare un senso profondo della professione legale come servizio alla persona e alla collettività. Lo Sportello Giuridico rappresenta, dunque, un’occasione unica per vivere un’esperienza universitaria attiva, responsabile e trasformativa, che arricchisce il percorso accademico e prepara alla vita professionale con competenza, consapevolezza e sensibilità.

Un articolo di

Sabrina Cliti

Sabrina Cliti

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