«I recenti fatti di cronaca e la sollecitazione del mondo studentesco ci hanno spinto a usare questo momento per accendere un faro sulla violenza di genere che sempre più colpisce le generazioni giovani, come negli ultimi casi di studentesse universitarie».
Raffaella Iafrate, delegata del Rettore dell’Università Cattolica alle Pari opportunità, è intervenuta all’evento “Tesi di laurea sulla violenza di genere” durante il quale lunedì 14 aprile sono state premiate le tesi magistrali di tre alumnae. Alla presenza de, preside della Facoltà di Psicologia Alessandro Antonietti, e in collegamento da Roma di Stefania Boccia, membro docente del Gender Equality Plan dell’Ateneo, e del direttore della sede romana Lorenzo Cecchi, l’incontro, nel campus milanese di largo Gemelli, è stato l’occasione per coinvolgere tutte le sedi dell’Ateneo che erano in collegamento.
«Vogliamo affrontare il tema con strumenti propri dell’università, ovvero di tipo culturale e scientifico – ha continuato Iafrate –. La violenza di genere va compresa, osservata nel dettaglio e prevenuta attraverso forme di intervento che sono evidenziate nelle tesi premiate. Non ci limitiamo a fare una giusta denuncia, ma cerchiamo di verificare aspetti di risorsa e resilienza che possano infondere una speranza anche nelle nuove generazioni perchè non si sentano sopraffatte da un ineluttabile destino».
L’evento si è svolto, come ha ricordato Luca Milani, professore di Psicologia dello sviluppo e titolare del corso “Psicologia della violenza di genere” dell’Ateneo, nell’ambito del progetto “Psicologia della violenza di genere”, realizzato grazie al bando “Promozione di progetti e/o percorsi formativi nel sistema universitario lombardo sulle tematiche di prevenzione e contrasto alla violenza contro le donne, promosso e finanziato da Regione Lombardia. A questo proposito è intervenuta con un video messaggio Elena Lucchini, assessore alla Famiglia, solidarietà sociale, disabilità e pari opportunità: «Per Regione Lombardia la prevenzione e il contrasto della violenza contro le donne è una priorità di mandato. Per questo oltre al sostegno concreto delle nostre reti antiviolenza abbiamo voluto sottoscrivere un protocollo con l’Ufficio scolastico regionale sulla sensibilizzazione e la consapevolezza della violenza contro le donne e proprio per questo finanziamo con un bando i percorsi di formazione degli studenti universitari lombardi. Il vostro impegno e le vostre tesi di laurea testimoniano oggi il valore di una alleanza sociale che mette in comune competenze culturali, umane e professionali perché “non sei da sola” significa aiutare le donne per aiutare l’intera comunità».
L’Università Cattolica è stata pioniera in Italia aprendo nel 2018 il primo corso di Psicologia della violenza di genere, partito con 90 iscritti arrivando lo scorso anno a superare le 350 richieste per un massimo consentito di 250. «Il corso è multidisciplinare perchè vogliamo che la formazione tenga in considerazione la persona come realtà complessa, ponendo l’attenzione non solo agli aspetti psicologici ma anche all’economia di genere, alla sociologia, alla pedagogia, alle discipline sanitarie – ha specificato Milani –. Si tratta di un’operazione culturale per affermare che la violenza non è un fatto privato ma pubblico, che non investe solo la persona e le sue relazioni più prossime ma tutta la società».