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Opera Prima, dentro ogni sport c’è una storia da raccontare

21 maggio 2025

Opera Prima, dentro ogni sport c’è una storia da raccontare

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Raccontare lo sport, le emozioni e le fatiche, i sogni e le paure attraverso la scrittura di una breve storia, di un soggetto per film o serie tv, di un podcast. È stata questa la sfida lanciata agli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado di tutta Italia che hanno partecipato alla sesta edizione del concorso di scrittura creativa Opera Prima, promosso dall'Istituto Toniolo e da Apis – Associazione Amore per il Sapere e altri partner, con la partecipazione della Fondazione Milano Cortina 2026 nell’ambito dell’Education Programme Gen 26.

L’edizione del concorso di scrittura Opera Prima che si è appena conclusa è stata accolta con entusiasmo anche quest’anno da 600 studenti e studentesse delle scuole secondarie di primo e secondo grado di tutta Italia che hanno partecipato attraverso la scrittura di una breve storia, di un soggetto per film o serie tv, di un podcast. I vincitori e le vincitrici arrivano da Catania, Milano, Orvieto, Bologna, Monza, Torino, Brescia a rappresentare un’Italia delle scuole di diverse città.In parallelo a questa edizione, è stata lanciata per il secondo anno la categoria dedicata agli studenti universitari a cui è stato richiesto di scrivere un articolo di giornale per raccontare i valori dello sport.

La cerimonia finale si è svolta presso la sede di Milano dell’Università Cattolica con un ospite speciale, lo scrittore Riccardo Gazzaniga, autore di romanzi come “A viso coperto” e “Non devi dirlo a nessuno”, della raccolta di racconti a tema sportivo “Abbiamo toccato le stelle” e della serie podcast “A pugni chiusi”, dedicata alle Olimpiadi di Città del Messico 1968.  

«Fate bene a partecipare i concorsi – ha detto ai ragazzi - perché essere valutati, soprattutto quando si è agli esordi, è fondamentale. Anch'io ho cominciato così. Vincere è importante ma, nonostante sia il motto della mia squadra del cuore, "non è l’unica cosa che conta". Sono riuscito a conquistare il "Premio Calvino" al terzo tentativo, al primo neanche mi hanno selezionato… l’importante è perseverare. In ogni caso non dovete considerare quel che scrivete come un prolungamento di voi stessi. Quando sottoponete il vostro testo a un giudizio ricordate che quel che viene giudicato è il vostro lavoro, non voi».

«Sono arrivato a scrivere di sport, per libri e podcast, - ha aggiunto Gazzaniga riguardo al tema dell’edizione di quest’anno - dopo aver pubblicato due romanzi di altri generi. E negli sport di combattimento che ho raccontato in “A pugni Chiusi” ho trovato molto più rispetto che in altre discipline. La cosa più importante è che la storia vi “prenda”, il desiderio di raccontarla viene dopo. Per me è fondamentale che sia presente il tema della giustizia. Al centro delle mie storie c’è sempre l’etica e il rapporto con l’altro».

E al termine del suo intervento Gazzaniga ha lasciato un consiglio agli aspiranti scrittori: «Non esagerate. Tutte le volte che mi sono sentito “bravo” sono andato incontro a delusioni. Bisogna imparare ad accettare anche i propri limiti».

All’evento sono intervenuti, tra gli altri Domenico de Maio, Education & Culture Director di Milano Cortina 2026 e per il Gruppo Credem Moreno Mantovani, Responsabile della Formazione. Un'importante occasione per celebrare il talento e la passione dei giovani scrittori e per promuovere il valore dell'informazione consapevole, con un focus sul contributo formativo che iniziative come Opera Prima possono offrire alle nuove generazioni.

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Redazione

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