Riscoprire figure del passato che hanno saputo coniugare valori spirituali, responsabilità civica e innovazione imprenditoriale è un esercizio di memoria prezioso, capace non solo di illuminare il presente, ma anche di ispirare il futuro. È proprio con questo spirito che la figlia, Emma Testori Campagna, ha proposto all’Università Cattolica un progetto di ricerca dedicato ad Angelo Testori (1905-1983), figura ancora poco conosciuta ma straordinariamente rappresentativa del Novecento italiano.
L’iniziativa ha portato alla realizzazione di uno studio analitico-biografico basato su fonti d’archivio, documenti inediti e testimonianze familiari, che restituiscono il profilo di un uomo capace di andare ben oltre i confini della tradizionale attività industriale.
Testori fu infatti il principale azionista della Società Anonima Fratelli Testori (SAFT), attiva nel settore tessile. Ma il suo ruolo non si esaurisce nel campo imprenditoriale: il suo esempio mostra come un'etica profondamente radicata nei valori cristiani possa tradursi in una prassi aziendale innovativa, attenta alla dignità del lavoro e al benessere delle persone. Non è un caso, dunque, che figurerà, nel 1945, tra i fondatori del Gruppo lombardo dell’UCID (Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti).
La sua formazione culturale e spirituale avvenne all’interno dell’Azione Cattolica, sotto la guida di mons. Francesco Olgiati, figura centrale del cattolicesimo milanese e tra i promotori della fondazione dell’Università Cattolica. La sua attività nell’ambito dell’associazione lo portò fino alla presidenza diocesana degli Uomini di Azione Cattolica tra il ’42 e il ’61 e i principi appresi in quell’ambiente – il rispetto per la persona, la centralità del bene comune – accompagnarono Testori per tutta la vita, declinandosi in scelte concrete, spesso pionieristiche, come le iniziative sociali a favore dei lavoratori della SAFT, e dimostrando che un’impresa può crescere realmente solo se mette al centro il valore della persona.
Il legame con l’Università Cattolica si rinsaldò anche sul piano istituzionale: a partire dagli anni Sessanta, Testori fu membro del Consiglio di Amministrazione dell’Istituto Toniolo di Studi Superiori, a testimonianza della sua profonda convinzione nel valore formativo, sociale e culturale dell’università.
Accanto all’attività economica, Testori fu anche protagonista della vita pubblica, ricoprendo alcuni ruoli politici a livello locale, come consigliere comunale a Novate Milanese, sede dell’azienda Testori, e sindaco del suo paese natale, Sormano, in provincia di Como, per la Democrazia Cristiana, adoperandosi per lo sviluppo di queste piccole comunità.
Il lavoro di ricostruzione storica, curato grazie alla generosa collaborazione della famiglia, ha permesso di gettare nuova luce su una personalità che, pur operando lontano dai riflettori, ha saputo offrire un modello di imprenditorialità e cittadinanza ancora oggi attuale: un esempio di come fede e responsabilità possano intrecciarsi nel segno del bene comune.