Fare la diagnosi e trattare il tumore in tempo reale durante l’endoscopia, in un’ottica di teragnostica innovativa in cui si identifica e caratterizza il tumore con una ‘biopsia ottica’ ad alta risoluzione e contemporaneamente si annientano le cellule malate con plasma freddo, una terapia che non prevede energia termica e che, quindi, è molto più sicura: è questo il cuore di “MULTIPROBE - Real-time endoscopic diagnosis and therapy of gastrointestinal tumors through multimode nonlinear fibers”, un progetto multicentrico condotto da ricercatori di Università Cattolica del Sacro Cuore e Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS, Sapienza Università di Roma e Università di Limoges, in Francia, che ha vinto il prestigioso bando di ricerca ERC Synergy Grant 2025 dell’European Research Council.
L’ammontare del finanziamento globale del progetto, della durata di quattro anni, è di oltre sei milioni di Euro, di cui tre milioni assegnati a Università Cattolica del Sacro Cuore e Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS.
L'obiettivo principale di MULTIPROBE è lo sviluppo di endoscopi ibridi, dispositivi miniaturizzati che combinano funzionalità diagnostiche e terapeutiche mai integrate prima, servendosi di innovazioni tecniche rivoluzionarie che aumentano la risoluzione delle immagini acquisite e il contrasto per una biopsia ottica potentissima e al tempo stesso aumentano la capacità di penetrazione della cura.
«Superando lo stato dell'arte attuale, lo scopo del progetto è aggiornare il tanto atteso concetto di diagnosi ottica in vivo e in tempo reale, con una risoluzione più elevata, un contrasto e una penetrazione tissutale maggiori. Inoltre, combina le capacità endoscopiche con la terapia a plasma freddo integrata, dando vita a un approccio teragnostico all'avanguardia in oncologia» - spiegano i supervisori del progetto Stefan Wabnitz, Sapienza Università di Roma, Massimiliano Papi, professore associato di Fisica nel Dipartimento di Neuroscienze dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, Ivo Boskoski, professore associato di Gastroenterologia nel Dipartimento di Medicina e Chirurgia Traslazionale e Dirigente Medico Gastroenterologo ad alta specializzazione presso la Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS, e Vincent Couderc, Università di Limoges. Questo significativo progresso sarà dimostrato inizialmente nell'endoscopia gastrointestinale (GI), con l'obiettivo di estenderlo a tutti gli altri campi diagnostici medici pertinenti.
Il Synergy Grant (SyG) promuove progressi sostanziali nella frontiera della conoscenza e incoraggia nuove linee produttive di ricerca nonché nuovi metodi e tecniche. È destinato a gruppi costituiti da un minimo di due e da un massimo di quattro Principal Investigator (PI), ognuno dei quali potrà avere il proprio gruppo di ricerca. Un secondo finanziamento ERC Synergy in questa categoria è stato assegnato a ricercatori dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, campus di Milano, guidati dalla professoressa Caterina Giostra, ordinario presso il Dipartimento di Storia, Archeologia e Storia dell’arte.
«Questa innovazione è destinata a rivoluzionare la cura del cancro, eliminando la necessità di procedure separate e consentendo una transizione fluida dalla diagnosi al trattamento - spiegano i professori Papi e Boskoski - Con il progredire della ricerca, il nostro obiettivo è quello di portare la tecnologia MULTIPROBE da un concetto pionieristico alla pratica clinica, inaugurando una nuova era nel trattamento del cancro. Attraverso test rigorosi miriamo a stabilire questo approccio integrato come standard nell'oncologia gastrointestinale, in particolare per la displasia gastrointestinale di basso e alto grado e i tumori gastrointestinali precoci. Questa soluzione completa, efficiente e altamente efficace offrirà a medici e pazienti un potente strumento nella loro lotta contro il cancro».