Venerdì 21 marzo, in occasione della Giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, l’Università Cattolica del Sacro Cuore organizza una serie di iniziative per promuovere la cultura della legalità. Nel campus di largo Gemelli 1 (aula Viora, ore 9.00) si svolgerà l’incontro dal titolo “1992/1993: la mafia colpisce le grandi città. Milano: l’impegno dell’Università Cattolica per non dimenticare”.
La giornata, a cura dell’Alta Scuola “Federico Stella” sulla Giustizia Penale (Asgp), inizierà con i saluti istituzionali del rettore, professoressa Elena Beccalli, a cui seguiranno quelli di Giovanni D’Angelo, direttore del Dipartimento di Scienze Giuridiche, di Gabrio Forti, direttore della già citata Alta Scuola ed emerito di Diritto penale, e di Stefano Solimano, preside della Facoltà di Giurisprudenza.
L’incontro proseguirà con la proiezione del docufilm “Falcone e Borsellino. Il Fuoco della Memoria” (il trailer qui), per la regia di Ambrogio Crespi e scritto da Maria Gabriella Ricotta, Nino Blando, Luigi Sarullo e lo stesso Crespi. La riproduzione della pellicola si terrà in contemporanea in altri quattro atenei italiani: l’Università degli Studi di Palermo, l’Università di Firenze, l’Università degli Studi Roma Tre e l’Università degli Studi di Milano.
Palermo, Firenze, Roma, Milano: quattro città colpite dallo stragismo mafioso negli anni 1992/1993. Milano, in particolare, porta i segni dell’attentato di via Palestro che, avvenuto il 27 luglio 1993, costò la vita a cinque persone innocenti. Da queste città si vuole idealmente (ri)-partire per condividere riflessioni generative che catturino l’attenzione degli studenti di oggi, tutti nati dopo la fine della stagione stragista, avviata con l’uccisione dei giudici Giovanni Falcone (Capaci, 23 maggio 1992) e Paolo Borsellino (Palermo, 19 luglio 1992).
Il docufilm si plasma sui racconti di coloro che, con ruoli diversi, hanno vissuto la drammaticità di quei momenti e si propone di essere un volano per una simbolica consegna di testimone intergenerazionale da parte di chi c’era a chi non c’era, affidando alle nuove generazioni il compito di non perdere il ‘fuoco sacro di fare memoria attiva del passato per il futuro.
La mattinata continuerà con l’intervento, in collegamento video fra tutti gli Atenei coinvolti nell’iniziativa, di Fiammetta Borsellino, terzogenita del magistrato ucciso dalla mafia, da sempre impegnata in un’opera di ricerca della verità e di lotta pacifica contro le mafie. Nella sede milanese dell’Università Cattolica, poi, prenderà la parola Giuseppe Di Lello, collega e amico dei magistrati Falcone e Borsellino e protagonista di quella stagione. Sarà quindi il turno di Maria Gabriella Ricotta, giornalista e autrice, con gli altri già citati, del docufilm.
La giornata si concluderà con il dibattito tra gli studenti, condotto dai professori Matteo Caputo, Francesco D’Alessandro, Luciano Eusebi e Claudia Mazzucato, docenti di Diritto penale all’Università Cattolica.
Da Milano a Brescia dove, sempre venerdì 21 marzo, la Facoltà di Scienze della Formazione e il Centro Studi per l’Educazione alla Legalità, in collaborazione con Network Antimafia Bresciano, Rete CPL – Centro per la promozione della legalità “Falcone – Borsellino”, Avviso Pubblico. Enti locali e Regioni contro mafie e corruzioni, promuove un seminario dedicato alla cultura della legalità. Ospite d’eccezione dell’iniziativa, in programma alle ore 9.30 nell’aula Magna di via Trieste 17, l’onorevole Rosy Bindi, già presidente della Commissione Antimafia.
Il seminario, rivolto principalmente agli studenti delle scuole secondarie, intende mostrare fattivamente l’impegno educativo del territorio bresciano attraverso la presentazione di alcune esperienze. Inoltre, vuole essere occasione di riflessione e approfondimento grazie alla testimonianza di una figura che aiuterà a comprendere appieno come la cultura della legalità chiami sempre in causa sia il livello dell’impegno personale, sia il ruolo dei territori e delle istituzioni.