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Storia, simboli, economia e salute della carne

20 aprile 2023

Storia, simboli, economia e salute della carne

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La carne è uno dei cibi fondamentali per la nutrizione umana. In molte società, come quella cristiana, quella ebraica o islamica, è un elemento di distinzione da cui sono derivati stili di vita, abitudini e credenze.

Partendo dall’antichità fino ai giorni nostri, il convegno internazionale Carnem manducare. La carne e i suoi divieti: storia, produzioni, commercio e salute (Rovato-Brescia, 26-30 aprile 2023), affronterà gli aspetti storico-culturali, economico-produttivi, simbolico-religiosi e medico-dietetici, senza trascurare l’ambito regionale e locale, della filiera legata all’allevamento, al commercio e al consumo di carni fino alle prospettive genetiche e alle carni artificiali.

Oltre il dibattito sulle carni coltivate, i cibi sintetici o artificiali – che non mancheranno durante i lavori – il progetto di studio si interroga soprattutto sugli aspetti di storia della civiltà che stanno alla radice.

Il prof. Gabriele Archetti, direttore scientifico dell’iniziativa: «si presterà certamente grande attenzione verso i temi della carne e più nel complesso verso la cultura che da essa ne è derivata, anche da un punto di vista antropologico. Rileggere questo elemento grazie al contributo di importanti studiosi provenienti da tutto il mondo, rende la Città di Rovato e la Franciacorta davvero uno snodo imprescindibile, non solo durante i giorni del convegno, ma a futura memoria».

Mangiare di magro non è solo un precetto dell’ascesi ma anche un’espressione di saperi che continuano a essere di stretta attualità, che orientano i comportamenti e attraversano le culture.

Riflettere su tali tematiche è importante e tocca questioni che, nella loro complessità, vanno liberate da pregiudizi e fake news, lasciando spazio a una corretta conoscenza, con dati scientifici e medico-dietetici certi, rassicuranti, senza cedere a mode o posizioni ideologiche.

Il convegno è promosso dall’Università Cattolica, dalla Città di Rovato, dal Centro studi longobardi e dalla Fondazione Cogeme, con il patrocinio e il sostegno delle istituzioni europee, nazionali e regionali, delle associazioni di categoria, del mondo agricolo e di un cospicuo numero di atenei italiani e stranieri, il congresso fa parte di un più ampio progetto di valorizzazione della filiera produttiva, legata alla zootecnia e allo storico mercato degli animali di Rovato, le cui origini affondano nel pieno medioevo e rappresentano un sistema economico-produttivo di grande rilevanza non solo in ambito lombardo.

La prospettiva di indagine è di lungo periodo e vede la partecipazione di oltre un centinaio di relatori, la collaborazione di istituzioni culturali, centri di ricerca e più di una ventina di università, delle maggiori istituzioni internazionali e delle associazioni di categoria nazionali e territoriali.

Il coinvolgimento di numerosi enti del territorio, delle imprese e dell’associazionismo, insieme all’esposizione di pregevoli opere artistiche in ferro battuto di animali, realizzate dai Brusafer della scuola di arti e mestieri Francesco Ricchino di Rovato, conferisce alle giornate di studio una dimensione inedita che esce dalle aule universitarie per dialogare con le comunità locali che generosamente ospitano i molti scienziati convenuti a Rovato per i loro lavori.

Un bell’esempio anche questo di fare cultura.

Un articolo di

Antonella Olivari

Antonella Olivari

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