La European Association for the Study of Diabetes (EASD) ha assegnato alla dottoressa Teresa Mezza, giovane ricercatrice dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, campus di Roma e dirigente medico della Fondazione Policlinico Gemelli Irccs, il Minkowski Prize 2025. Si tratta del più prestigioso riconoscimento dell’EASD riservato ai migliori scienziati under 45 nel campo della diabetologia. Il premio è stato conferito il 17 settembre durante il congresso EASD di Vienna (15–19 settembre 2025), dove la dottoressa Mezza ha tenuto anche la tradizionale Minkowski Lecture in sessione plenaria. Al vincitore va anche un premio in denaro, offerto da Lilly.
Le ricerche di Teresa Mezza, considerate innovative dalla giuria internazionale, partono da un’intuizione clinica: studiare i pazienti sottoposti a pancreasectomia parziale per osservare in tempo reale i meccanismi precoci del diabete di tipo 2. Attraverso questo modello, Mezza e il suo team sono riusciti a identificare alterazioni metaboliche predittive della malattia, aprendo la strada a nuovi strumenti di diagnosi precoce e a potenziali target terapeutici.
Tra i risultati più rilevanti: l’individuazione di un ritardo nella prima fase di secrezione insulinica dopo pasti ricchi di carboidrati e la scoperta che anche le cellule pancreatiche possono produrre GLP-1, ormone incretinico finora attribuito solo all’intestino. Questo ha portato all’ipotesi di una possibile “incretino-resistenza” pancreatica, fenomeno non ancora misurabile clinicamente, ma potenzialmente decisivo nella comprensione e gestione del diabete.
«Ricevere questo premio da giovane donna e ricercatrice è per me una gioia profonda e una grande responsabilità. Ho costruito il mio percorso all’Università Cattolica del Sacro Cuore e nella Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS, dove ho trovato un ambiente che ha saputo accogliermi, formarmi e darmi fiducia – considera Teresa Mezza -. Il Gemelli è un luogo in cui la scienza incontra le persone, e dove ho imparato che la ricerca è un lavoro di squadra. Ogni giorno mi sento fortunata ad avere accanto colleghi straordinari, tra questi nell’occasione desidero citare il dottor Giuseppe Quero e il professor Sergio Alfieri, con cui condivido passione, entusiasmo e la voglia di innovare. Essere una donna in ricerca significa anche portare uno sguardo diverso, capace di unire rigore scientifico e sensibilità umana. Questo riconoscimento lo sento come un incoraggiamento per tutte le giovani ricercatrici che vogliono dare voce alle proprie idee. È un premio che porto con me, ma che appartiene alla mia comunità scientifica e umana al Gemelli e alla Cattolica».
Nel suo intervento a Vienna in occasione dell'assegnazione del Premio Teresa Mezza ha ricordato anche il suo gruppo di ricerca e il professor Andrea Giaccari (Associato di Endocrinologia all’Università Cattolica del Sacro Cuore, Responsabile del Centro di Malattie Endocrine e Metaboliche di Fondazione Policlinico Gemelli IRCCS) che hanno seguito i suoi studi dall’inizio e il professor Alfredo Pontecorvi (Ordinario di Endocrinologia all’Università Cattolica del Sacro Cuore e Direttore della UOC di Endocrinologia e Diabetologia di Fondazione Policlinico Gemelli IRCCS)
«Siamo particolarmente orgogliosi di Teresa Mezza, che rappresenta una vera rising star della nostra istituzione – commenta il Direttore Scientifico del Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS Antonio Gasbarrini -. I suoi successi scientifici, riconosciuti anche a livello internazionale, testimoniano la qualità e la vitalità della nostra ricerca. Questo risultato è un segnale importante per i giovani ricercatori: il talento, se accompagnato da dedizione e visione, può tradursi in conquiste di valore non solo personale, ma anche per l’intera comunità del Gemelli e dell’Università Cattolica».
«La notizia del prestigioso riconoscimento conferito alla dottoressa Mezza ci riempie di soddisfazione. La sua brillante carriera scientifica, coronata oggi dal Minkowski Prize, rappresenta un segno tangibile del valore della formazione e della ricerca sviluppate presso la Facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università Cattolica e del Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS – afferma il preside Alessandro Sgambato -. È motivo di gioia constatare come i nostri giovani medici sappiano distinguersi a livello internazionale, portando avanti con passione e competenza l’eredità di una grande scuola medica. A Teresa giungano le mie più vive congratulazioni e l’augurio di proseguire un cammino fecondo di successi, a beneficio della scienza e della cura dei pazienti».
Teresa Mezza, originaria di Benevento e madre di una bambina di tre anni, al momento della consegna del premio ha sfoggiato orgogliosa una pancia da settimo mese di gravidanza. La giovane rappresenta un esempio di eccellenza scientifica italiana al femminile nel panorama internazionale della ricerca sul diabete.
Nella foto, da sinistra: Chantal Mathieu, MD, PhD Katholieke Universiteit Leuven (KULeuven), presidente EASD, Belgium chairwoman della sessione del Premio, la dottoressa Teresa Mezza e Arash Tahbaz, vice president and International Therapy Area Leader Cardiometabolic Health Eli Lilly