Al centro della prima parte dell’evento il Keynote Speech dell’Ambasciatore Stefano Sannino, Segretario Generale dell’EEAS, attraverso un videomessaggio inviato dalla sede di Bruxelles: «Ringrazio l’Università Cattolica per la firma di questo Memorandum of Understanding che sarà la base per una nuova formazione, solida e strategica, dei nostri manager e per l’alto valore promosso dall’International Program in Public and Cultural Diplomacy» - diretto da Federica Olivares che è stata ora nominata Special Adviser to EEAS for EU Public Diplomacy, NdR – così l’Ambasciatore Sannino aprendo il suo messaggio ai presenti.
«Stiamo vivendo in Europa, e non solo, un periodo di incertezza, polarizzazione e frammentazione, un periodo molto sfidante: pensiamo alla Eastern Europe, al Middle East, a Gaza, Libano, al Sudan, all’Africa. Questi non sono conflitti regionali: essi hanno una dimensione globale e influenzano il resto del mondo, senza dimenticare le questioni economiche e ambientali, le nuove sfide poste dall’Intelligenza Artificiale, i problemi demografici. Da tutto questo - ha concluso - nasce la necessità ad un sempre maggiore impegno verso la pace e la sicurezza internazionale, attraverso il rafforzamento della politica estera europea, un approccio di difesa globale e integrato, un impegno attivo nell’azione diplomatica, il rafforzamento del mercato comune europeo e una grande fiducia nella cooperazione internazionale».
A coronamento dell’evento la Graduation ceremony: «Questi giovani provenienti da tutto il mondo, anche da Paesi in transizione democratica e da regimi non democratici – ha detto la Professoressa Olivares introducendo la cerimonia -, hanno scelto l'Italia perché parte dell'Europa dove imparare come la cultura possa essere al centro della politica estera se si fonda sul principio dello Stato di diritto come potente stabilizzatore delle relazioni internazionali».
Con la Class diplomata in quest’anno accademico l’International Program and Master in Public and Cultural Diplomacy raggiunge il traguardo di 110 giovani “new ambassador” della Diplomazia Culturale, attualmente impegnati in 42 Paesi e 5 Continenti. Inoltre, la piattaforma di ricerca attiva all’interno del Program ha recentemente contribuito a nuovi studi in molti campi di interesse: “L’importanza della cultura per la sicurezza”, “La tutela dei “diritti culturali” nelle aree di crisi”, “Dal soft power alla sicurezza reputazionale”.
«Homeland: Patria. È la parola più ricorrente nei discorsi e negli studi dei nostri studenti e Alumni in questi sette anni di International Program – ha concluso Federica Olivares, rivolgendosi ai nuovi diplomati -. Una casa lontano da casa: qui, all’Università Cattolica, non si sono sentiti più stranieri, ma parte di una speranza comune basata su valori condivisi. E questa grande parola, patria, è stata ed è pronunciata da giovani provenienti da Siria, Iran, Iraq, Sudan, Etiopia, Ucraina, Kosovo, Serbia, Georgia e, ancora, da altri Paesi in cinque continenti: soprattutto per questo siamo convinti del lavoro e della missione di questo International Program and Master. Ed è per questo che vi siamo grati, insieme alle vostre famiglie, per aver scelto di studiare con noi in questi anni e di rendere un sogno possibile».