NEWS | Intervista

Bookinfluencer, come cambia la comunicazione dei libri

29 aprile 2025

Bookinfluencer, come cambia la comunicazione dei libri

Condividi su:

Il 23 aprile si è celebrata la Giornata mondiale del libro e del diritto d’autore, evento istituito dall’Unesco nel 1995 con l’obiettivo di promuovere la lettura e la tutela della proprietà intellettuale. Se prima, esclusivamente, si chiedevano consigli al libraio sul giusto volume da acquistare, ora molto spesso le figure di riferimento, per i consigli di lettura, sono diventati i bookinfluencer, in grado di mandare romanzi sold out attraverso mirati consigli e dettagliate recensioni diffuse sui social. In occasione della giornata celebrativa abbiamo chiesto a Paola Di Giampaolo, docente e project manager dei master Professione Editoria, BookTelling e Children's Books, di spiegarci chi sono questi nuovi comunicatori che, condividendo le loro impressioni online, consigliano il libro giusto al giusto target e orientano il mercato editoriale

Perché funzionano i bookinfluencer?
«Il passaparola è da sempre un motore fondamentale nella scelta di cosa leggere e di cosa acquistare e, se la lettura è spesso descritta come attività solitaria, web e social sono da anni uno spazio in cui i lettori condividono la propria passione per la lettura.

Bookinfluencer o bookcreator pubblicano spontaneamente o ingaggiati da editori, testate giornalistiche, librerie fisiche e online come alleati nella conquista dell’attenzione, del tempo e possibilmente degli acquisti dei lettori; talvolta sono scelti anche come autori, come curatori di collana. Ma soprattutto i bookinfluencer superano lo spazio digitale e organizzano gruppi di lettura, passeggiate letterarie, incontrano i propri lettori. 

Non segnalano necessariamente novità, ma anche classici e riscoperte del passato, soprattutto se capaci di emozionare e di intercettare le nuove sensibilità dei lettori». 

Qual è dunque la forza del loro successo?
«Alla base di questo successo possono esserci diversi fattori: diffusione massiva di internet e dei social, pervasività, anche transgenerazionale, dello smartphone, strumento polifunzionale divenuto essenziale nella produzione e fruizione di contenuti multimediali e nell’attivazione del passaparola digitale. Probabilmente anche l'assenza di biblioteche o librerie in molti comuni italiani può aver agevolato l’affermazione di spazi di condivisione alternativi per gli appassionati di lettura, lo shock della pandemia che dato un impulso importante ai canali digitali per la condivisione di esperienze, il confronto tra lettori, per l’acquisto di libri. Senza contare che la diffusione dei social è parte di un processo più globale di disintermediazione culturale, con il progressivo passaggio da un sistema di comunicazione unidirezionale – basato sull’opera di professionisti e media (stampa, radio, tv...) che diffondono contenuti verso la massa degli utenti - a un sistema bidirezionale in cui tutti potenzialmente sono diventati creatori di contenuti».

Spontaneità, linguaggio diretto, alta emotività paiono le caratteristiche vincenti dello stile comunicativo dei bookinfluencer... 
«Nell’affollarsi di input nei quali tutti noi siamo sommersi, molti sentono poi un desiderio di “guide” in sintonia con i propri gusti, che parlino il loro stesso linguaggio, che aiutino a destreggiarsi tra la molteplicità di offerta. Persone che, pur nella varietà degli stili, nella spontaneità, ironia, emozioni, sono spesso considerati come più credibili rispetto alla comunicazione ufficiale dell’azienda o dei canali di informazione tradizionali».

Ma chi sono i bookinfluencer?
«Vengono da tutta Italia, ma non solo, e hanno i background più diversi. Su TikTok solo per fare qualche esempio sono molto seguiti Arianna Craviotto, appassionata di libri, film e doppiatrice, Megi Bulla, ingegnera d’origine albanese, la giovanissima Franci (@libridifranci) che registra video dalla sua cameretta e Valentina Ghetti, laurea in lettere ed editoria e segnalazioni che spaziano dal fantasy alla narrativa letteraria. Poi c'è Edoardo Prati, classe 2024, studente di lettere classiche che racconta i poeti antichi con una passione che conquista tutte le generazioni ed è diventato divulgatore culturale a pieno titolo, presente su TikTok, nei teatri e in tv nei programmi di Fabio Fazio. Su Instagram c'è una varietà maggiore nell’età e nel profilo dei creator, così come nel pubblico di riferimento, che spazia dagli under 25 agli over 35. Anche qui background differenti: Francesca Crescentini, alias @Tegamini, è blogger e traduttrice, Giuseppe Quattrocchi (@Gatsby_Book), classe 1959, grafico pubblicitario e illustratore di splendide copertine editoriali, Stefania Soma-Petunia Ollister, fotografa, è particolarmente attenta ai libri illustrati mentre Marta Perego è giornalista di cinema e letteratura...Mentre su Youtube, tra i più seguiti, troviamo Matteo Fumagalli, responsabile comunicazione di Ippocampo editore, con il suo approccio glamour e verve polemica, e Ilenia Zodiaco che ha fatto studi letterari, di comunicazione e master in editoria in Università Cattolica. Ma ci sono anche librai molto attivi sui social, che dialogano con i propri lettori...».

Bookinfluencer si può considerare dunque una nuova professione?
«Se per molti "raccontare i libri sui social" è essenzialmente una passione, certamente ci sono figure che via via vivono di questo. Come avviene in altri settori, per esempio grazie a campagne commissionate e che in tal caso devono essere contraddistinte esplicitamente come #ADV. O, più spesso, con segnalazioni spontanee di libri amati, ma con attività collaterali a pagamento, su invito di editori, librerie, fiere: come la presentazione di un nuovo libro, la copertura social di un festival la conduzione di un evento, che può richiamare in una libreria anche 1500 ragazzine o riempire letteralmente i teatri... 

Quel che è certo che case editrici e altri player del settore hanno sempre più bisogno di figure professionali che sappiano selezionare accuratamente i giusti creator, collaborare con loro... ed è per questo che nel nostro master BookTelling Comunicare e vendere contenuti editoriali diretto dal professor Edoardo Barbieri, fin dalla nascita abbiamo previsto corsi dedicati alle Digital PR e all'influencer marketing e tanti dei nostri diplomati lavorano su questi fronti. 

Di tutto questo avremo modo di parlare in due eventi programmati al prossimo Salone del Libro di Torino: venerdì 16 maggio (ore 15), "Dalla scoperta all’acquisto. Il ruolo dell'online nel promuovere la lettura in Italia e all’estero nella nuova edizione della ricerca NetRetail Books" con Roberto Liscia e Ilenia Zodiaco, e sabato 17 maggio (ore 11.45), "La mappa delle professioni in editoria. I trend e le opportunità di lavoro" con Nicoletta Vittadini e Andrea Angiolini».

Un articolo di

Graziana Gabbianelli

Graziana Gabbianelli

Condividi su:

Newsletter

Scegli che cosa ti interessa
e resta aggiornato

Iscriviti