Comunque vada, a Piacenza su di lui non hanno dubbi. Gli dedicheranno la piscina, quella esterna della Società sportiva canottieri Vittorino da Feltre. Giacomo Carini è pronto a partire per Parigi: gli ultimi appuntamenti in città sono stati l’aperitivo nel quale la storica società di via del Pontiere ha annunciato la decisione di ristrutturare la piscina che prenderà il suo nome, come ha riportato il quotidiano Libertà, e la cerimonia nella sala Consiglio del Palazzo della Provincia. Un incontro attraverso il quale Piacenza ha salutato i suoi cinque atleti in partenza per le Olimpiadi e le Paralimpiadi. C’è il triplista Andrea Dallavalle, il paracanoista Esteban Farias, il quattrocentista Edoardo Scotti, la velocista Arianna De Masi e, appunto, Giacomo Carini.
Ancora una volta tra i migliori nuotatori del mondo c’è il 27enne tesserato per la Vittorino da Feltre e per le Fiamme Gialle, alla sua seconda Olimpiade dopo quella di Tokyo. «Sono contentissimo e carichissimo» dice. «Gareggerò il 30 luglio nei 200 farfalla e il 4 agosto nella staffetta 4x100 mista. Affronterò le gare in modo più maturo e consapevole». Giacomo, tra i primi ad aderire al programma Dual Career dell’Università Cattolica, era arrivato a Tokyo pochi mesi dopo la laurea triennale in Economia Aziendale, nella Facoltà di Economia e Giurisprudenza, raggiunta proprio durante la preparazione per le Olimpiadi. E il sogno olimpico si era fermato solo in semifinale.
I suoi secondi Giochi olimpici saranno dunque quelli della maturità, non solo sportiva. «Qualche settimana fa ho ottenuto il mio nuovo record personale» racconta. «Quindi voglio continuare su questa strada, voglio fare quello che so a fare». La qualificazione alle Olimpiadi è arrivata a Roma, un mese fa, grazie alla vittoria del Trofeo internazionale Sette Colli. Il suo tempo, 1’54”34, è un biglietto da visita che, a soli 6 centesimi dal record italiano di Federico Burdisso, funge anche da golden pass per Parigi.
Classe 1997, nella sua carriera ha vinto la medaglia d’argento agli Europei di Baku 2015 e cinque titoli italiani in totale. La specialità della casa sono i 200 farfalla, di cui ha detenuto anche il record italiano e oggi è titolare del quinto tempo mondiale in stagione. «Un crono interessante» lo aveva definito. Merito del lavoro fatto a Verona con il suo coach Matteo Giunta, marito di Federica Pellegrini, con la quale spesso si è allenato il nuotatore piacentino, e della capacità di Giacomo di non mollare mai. Neanche dopo la mancata convocazione ai Mondiali di nuoto 2023. Questione di maturità, appunto. Anche per questo, su di lui a Piacenza non hanno dubbi.