È iniziato il 22 ottobre a Roma il cammino dell’Università Cattolica del Sacro Cuore verso il Giubileo del Mondo Educativo che si svolgerà dal 27 ottobre al 1° novembre, con la partecipazione del Rettore dell’Ateneo e Presidente della Federazione Europea delle Università Cattoliche (FUCE) Elena Beccalli alla conferenza stampa di presentazione, nella Sala Stampa della Santa Sede, del grande evento al quale parteciperanno pellegrini di 124 Paesi, tra cui oltre 200 pellegrini con disabilità.
La professoressa Beccalli è stata relatore della conferenza stampa insieme al Cardinale José Tolentino de Mendonça, Prefetto del Dicastero per la Cultura e l’Educazione, al Cardinale Peter Kodwo Appiah Turkson, Cancelliere della Pontificia Accademia delle Scienze e della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali, a S.E. Mons. Carlo Maria Polvani, Segretario del Dicastero per la Cultura e l’Educazione, e a Padre Ezio Lorenzo Bono, Referente per il Patto Educativo Globale.
«Martedì prossimo, 28 ottobre, verrà pubblicato un documento di Papa Leone XIV per commemorare il 60° anniversario della Gravissimum Educationis e per riflettere sull’attualità della Dichiarazione conciliare e sulle sfide che l’educazione deve affrontare oggi, in particolare per le scuole e le università cattoliche»: con questo importante annuncio è iniziata la presentazione del Giubileo da parte del Card. de Mendonça: «Il Santo Padre – ha continuato il Cardinale - dedicherà una particolare attenzione pastorale al mondo dell’educazione in queste storiche giornate anche attraverso i discorsi che rivolgerà a studenti e educatori durante le due udienze previste e nelle omelie di apertura e di chiusura di questo Giubileo». Il Giubileo sarà anche un’occasione preziosa per rilanciare il “Patto Educativo Globale”, l’iniziativa di Papa Francesco «che ha acquisito una straordinaria risonanza in tante regioni del mondo».
«Quello cattolico è il più grande network educativo al mondo – ha esordito la professoressa Beccalli -. Attraverso la propria rete, la Chiesa è vicina ai giovani di ogni continente, impegnati nella costruzione del proprio progetto di vita a servizio del bene comune. Ovunque le scuole e le università cattoliche sono luoghi aperti al dialogo, promuovendo accoglienza, giustizia, sviluppo integrale e pace». In particolare, ha sottolineato, «l’Africa è il cuore pulsante dell’educazione cattolica nel mondo. È il continente che accoglie il maggior numero di studenti iscritti nelle istituzioni cattoliche – il 43% del totale, pari a quasi 31 milioni di giovani - ma è anche quello che ospita la più ampia rete di scuole e università cattoliche. Questo dato non è soltanto quantitativo: rivela la portata strategica e pastorale dell’impegno educativo della Chiesa nel continente africano».
Analizzando poi, attraverso dati qualitativi e quantitativi la situazione attuale del mondo educativo nei cinque continenti, la professoressa Beccalli si è soffermata sul valore dell’educazione come diritto universale: «In un’epoca segnata da profonde polarizzazioni e da crescenti disuguaglianze, l’educazione può e deve essere una delle leve più efficaci e trasformative per favorire lo sviluppo umano integrale globale. Questo è l’education power, ovvero la forza dell’educazione».
«Per questo – ha continuato - insisto nel sostenere che il destino del secolo che stiamo vivendo dipenderà dal ruolo che sapremo riservare in ogni parte del mondo all’educazione. Perché, anche grazie alle opportunità offerte dal digitale, essa può diventare il vero motore propulsivo per l’elaborazione di seri percorsi di pace, per la riduzione delle disuguaglianze tra diverse regioni del pianeta, per la promozione della dignità della persona e per la formazione di donne e uomini orientati al bene comune».