NEWS | Sport

Tutta la magia delle Olimpiadi all'Università Cattolica

30 maggio 2025

Tutta la magia delle Olimpiadi all'Università Cattolica

Condividi su:

Poche persone si sono appese al collo una medaglia olimpica, ma chiunque ami lo sport ne ha almeno una nel cuore. Se parliamo di Olimpiadi invernali, è difficile avere la meglio sull’oro più pop, quello dell’esordio olimpico di Alberto Tomba a Calgary nel 1988. Quando Tomba conquistò prima la medaglia d’oro nel gigante, e poi "costrinse" la Rai a interrompere il Festival di Sanremo per trasmettere in diretta la seconda manche dello slalom speciale. C'è chi ricorderà l’agognato doppio oro del cannibale Ingo Stenmark, nelle stesse specialità, a Lake Placid 1980. O ancora l’oro di Stefania Belmondo nella 15 km a tecnica libera a Salt Lake City, nel 2002. Una medaglia vinta a 33 anni, dieci stagioni dopo il primo oro conquistato ad Albertville. E come dimenticare le imprese dell'eterna Arianna Fontana, l'atleta italiana più medagliata di sempre ai Giochi Olimpici invernali, impreziosite dalla doppia affermazione nei 500 metri, prima a Pyeonchang, nel 2018, e quattro anni dopo a Pechino.

È la magia dell’Olimpiade, il simbolo più autentico e più puro dello sport come veicolo di pace e di fratellanza. È la culla dello spirito olimpico che arde nella fiamma portata dai tedofori, gli ambasciatori dei valori olimpici che reiterano nei secoli quel rito millenario che celebra l’unione tra sport, cultura e territorio. Chi sa solo di sport non sa niente di sport, potremmo dire, parafrasando Josè Mourinho. Ce lo ha ricordato ancora una volta Daniele Bardelli, docente di Storia dello sport e delle istituzioni sportive, nel suo appassionato viaggio tra i millenni, dai primi Giochi Olimpici, che tradizionalmente si svolsero nel 776 a.C. a Olimpia, fino al difficile rapporto tra le Olimpiadi (antiche, ça va sans dire) e Sant’Ambrogio. 

L’occasione è stata l'evento “Accendere il futuro, tra valori olimpici e carriere atletiche”, organizzato da Cattolicaper lo Sport e moderato dalla sua coordinatrice scientifica, Caterina Gozzoli, insieme alla presenza della Fiaccola Olimpica, grazie alla collaborazione avviata dall’Università Cattolica del Sacro Cuore con Fondazione Milano Cortina 2026 nell’ambito del programma Education Gen26. Quest’ultimo è il progetto educativo ufficiale dei Giochi Olimpici e Paralimpici invernali di Milano Cortina 2026 che ha lo scopo di creare una legacy formativa duratura, promuovendo l’eccellenza accademica e sportiva attraverso sinergie con le principali università italiane. 

Un articolo di

Francesco Berlucchi

Francesco Berlucchi

Condividi su:


Una legacy che può contare su numerosi progetti, suddivisi in sei aree di impatto, dall’attività fisica, all’accessibilità e l’inclusione, alle skills, fino alla mobilità, all’ambiente e a salute e wellness. Sotto la superficie dei prossimi Giochi Olimpici invernali, ci sono 87.000 camere di hotel, 60.000 connessioni wi-fi, 35.000 divise, 1.000 droni, 2.000 test anti-doping, 1.000 metal detector, 880.000 pasti serviti. Lo ha spiegato bene Diana Bianchedi, oro nel fioretto a squadre alle Olimpiadi di Barcellona e di Sydney, cinque volte campionessa del mondo nella stessa disciplina, ritornata all'Università Cattolica come Chief of Strategic, planning and legacy di Fondazione Milano Cortina 2026. La presenza della Fiaccola Olimpica, del resto, ci invita a perseguire quell’aspirazione al raggiungimento di un obiettivo che è propria dello sport, spiega Paola Abbiezzi, direttrice didattica del master Comunicare lo sport, secondo la quale la Fiaccola è anche fonte di ispirazione, per studentesse e studenti, a sentire i valori olimpici come fondanti del percorso formativo in vista di un inserimento professionale.

In dialogo con Chiara D'Angelo, coordinatrice del programma Dual Career, spazio, dunque, agli alumni dell’Università Cattolica che meglio conoscono lo spirito olimpico: Andrea Dallavalle, triplista alle Olimpiadi di Tokyo 2020, laureato nella magistrale in Banking and Consulting a Piacenza dopo aver conseguito la triennale in Economia aziendale – profilo Marketing management sempre nel campus piacentino dell’Università Cattolica; Giulia Rulli, cestista nel 3x3 a Tokyo 2020, laureata nella magistrale in Psicologia degli interventi clinici nei contesti sociali nel campus di Brescia, prima di aver frequentato il master in Sviluppo del talento, professionalità e inclusione sociale nello sport. Interventi psicosociali; Marco Zandron, atleta nel pattinaggio artistico su ghiaccio alle Olimpiadi invernali di Pechino 2022, laureato nella triennale in Economia e gestione aziendale e, sempre a Milano, nella magistrale in Direzione e consulenza aziendale. Tre studenti-atleti che hanno rappresentato l'Università Cattolica ai Giochi Olimpici. Loro un'Olimpiade nel cuore ce l'hanno già.

Newsletter

Scegli che cosa ti interessa
e resta aggiornato

Iscriviti