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Da Milano al mondo: Re-think disegna la nuova mappa della sostenibilità

24 maggio 2025

Da Milano al mondo: Re-think disegna la nuova mappa della sostenibilità

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Il 21 e il 22 maggio la sede di Milano dell’Università Cattolica del Sacro Cuore ha ospitato un evento interamente dedicato ai temi dell’economia circolare: Re-think – Circular Economy Forum.

Organizzato da Tondo, hub di innovazione circolare attivo a livello nazionale e internazionale, in collaborazione con tre Alte Scuole dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, Almed, Altis e Asa, e il coordinamento del Master Mec, Re-Think si è posto l’obiettivo di promuovere lo sviluppo locale attraverso la nascita di nuove attività imprenditoriali nell’ambito dell’economia circolare, ma anche di favorire l’interazione con attori internazionali.

È in questo dialogo che gli ospiti di Re-think, tra aziende, startup, enti di ricerca e attori istituzionali, si sono inseriti.

Il forum, tenutosi interamente in lingua inglese e fruibile anche online, ha infatti dato la possibilità a tutti i partecipanti di prendere parte non solo a conferenze ma anche a tavole rotonde e momenti di networking, dimostrandosi un ambiente adatto allo scambio di idee e alla nascita di nuove collaborazioni. In linea con i macro-trend europei, l’evento ha illustrato percorsi pratici e progettualità concrete volte a rafforzare e ampliare l’ecosistema italiano in materia di economia circolare, andando a costituire una vera e propria rete tra i vari stakeholders presenti.

Nell’ottica di affrontare il tema dell’economia circolare nella maniera più completa possibile, Re-think si è sviluppato intorno a quattro filoni tematici principali:

  • Città Circolari: con un focus su urbanizzazione sostenibile, smart cities, bioedilizia e mobilità verde;
  • Materiali Circolari: con particolare attenzione al riuso e alla rigenerazione nei settori dell’edilizia e del design;
  • Digitale & E-waste: per esplorare il ruolo delle tecnologie digitali – tra cui Intelligenza Artificiale, IoT e Blockchain – nella gestione delle risorse e nella riduzione dei rifiuti elettronici;
  • Moda & Tessile: dedicato all’adozione di modelli di business rigenerativi e pratiche innovative per rendere il settore tessile più sostenibile.

Le aziende chiamate a partecipare al forum, tra le quali citiamo ad esempio Gruppo Hera; MM S.P.A.; Samotics; Omnisyst; A2A; CDP Cassa Depositi e Prestiti; ATM - Azienda Trasporti Milanesi, testimoniano la doppia natura del forum.

Da un lato, certo, la vocazione è stata internazionale, con una forte connotazione europeista. «Re-think Milano 2025 rappresenta un momento chiave per rafforzare la visione di un’Europa sempre più circolare – ha dichiarato Francesco Castellano, fondatore di Tondo – vogliamo offrire strumenti concreti, connessioni reali e ispirazione per accelerare la transizione sostenibile del nostro sistema economico».

In un contesto globale segnato dall’incertezza, le aziende e le organizzazioni che, come quelle che hanno partecipato al forum, scelgono di compiere uno sforzo di questo tipo sono doppiamente importanti. Come ha ricordato Matteo Pedrini, direttore di Altis- Graduate School of Sustainable Management dell’Università Cattolica del Sacro Cuore «l’adozione di modelli circolari non è solo un gesto etico, ma un’opportunità strategica per distinguersi sul mercato. Re-think vuole essere un acceleratore di questo cambiamento, promuovendo innovazione e valore condiviso».

Un articolo di

Luca Monti e Elena Pozzi

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C’è stato però un altro filone di ospiti a Re-think, molto milanese: il Comune di Milano; la Camera di Commercio di Milano, Monza Brianza e Lodi; ATM; il Politecnico di Milano; le Alte Scuole dell’Università del Sacro Cuore e molti altri. Tondo ha infatti voluto concentrarsi anche sulla dimensione locale. «Tornare a Milano, dove tutto è iniziato, è per noi un’occasione per rilanciare con ancora più forza l’impatto di questa iniziativa» ha affermato Francesco Castellano.

È infatti in questa città che Tondo e Re-think stesso hanno le loro radici. Proprio a Milano si è svolta la prima edizione di Re-think nel 2019. Da allora, il format ha fatto tappa in diverse città italiane, tra cui Genova, Napoli e Taranto, evolvendosi in un appuntamento autorevole per la comunità dell’economia circolare, con oltre 20.000 iscritti, 10.000 partecipanti attivi e centinaia di realtà coinvolte tra aziende, startup, enti di ricerca e istituzioni.

L’edizione tenutasi a ottobre 2024 a Taranto, in particolare, si è focalizzata su transizione energetica e mobilità sostenibile, con un focus sulle nuove fonti di energia e sugli impatti delle infrastrutture energetiche; valorizzazione delle acque e blue economy, con un’attenzione particolare alla gestione sostenibile della risorsa acqua e all’ambiente marino; valorizzazione dei materiali e dei residui attraverso l’ottimizzazione dei processi produttivi in ottica circolare tramite le opportunità offerte dall’industria manifatturiera locale e internazionale.

La scelta di Tondo, in accordo con i partner dell’iniziativa, è infatti stata, negli scorsi giorni come nelle precedenti edizioni di Re-think, quella di partire dalle problematicità locali per stimolare una riflessione condivisa su temi di rilevanza globale, preferendo un approccio pratico, segnato da progettualità concrete, alle pure discussioni teoriche.

«L’economia circolare è presente nel dibattito pubblico, ma in modo discontinuo e con scarsa penetrazione nei discorsi sociali – ha dichiarato Mariagrazia Fanchi, direttrice dell'Alta Scuola Media Comunicazione e Spettacolo (Almed) – anche nei Paesi più sensibili, come la Germania, la consapevolezza ambientale non si traduce sempre in azioni concrete. Re-think rappresenta un’occasione preziosa per mantenere alta l’attenzione e formare una nuova generazione di cittadini e professionisti pronti a guidare il cambiamento».

Re-think si conferma così non solo come un evento, ma come una vera e propria piattaforma di attivazione per progetti, idee e relazioni che guardano al futuro in chiave rigenerativa.

Ha infatti fatto leva sull’offerta di strumenti concreti, connessioni reali e ispirazione, considerandoli gli unici modi per accelerare la transizione sostenibile del nostro sistema economico.

«L’economia circolare è una risposta concreta alle grandi sfide ambientali e sociali che affrontiamo oggi – ha aggiunto Alessandra Vischi, direttrice dell'Alta Scuola per l'Ambiente (Asa) dell'Università Cattolica del Sacro Cuore – l’Italia è tra i Paesi leader in Europa per occupazione nel settore, ma non possiamo accontentarci. Per attuare un vero cambio di paradigma serve investire nelle competenze e nella formazione di professionisti in grado di guidare la transizione verso modelli circular by design, sostenibili e innovativi».

Il forum si è infatti posto in linea con quelli che sono gli obiettivi e i metodi formativi delle Alte Scuole dell’Università Cattolica: learning communities che, nei rispettivi campi d’interesse scientifico, lavorano attraverso una fitta rete di relazioni con imprese e organizzazioni in tutto il mondo. Solamente facendo rete, solamente attraverso la cooperazione, infatti, si può operare realmente in termini di cambiamento. Solamente attraverso progettualità pratiche ci si può collocare positivamente in un clima che, come quello contemporaneo, ha necessità di rinnovarsi.

Re-think Milano 2025 è organizzato da Tondo in collaborazione con Almed – Alta Scuola in Media, Comunicazione e Spettacolo, Asa – Alta Scuola per l’Ambiente, Altis – Graduate School of Sustainable Management e l’Ambasciata dei Paesi Bassi, e ha ricevuto il patrocinio della Commissione Europea, del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, del Comune di Milano e della Camera di Commercio Milano Monza Brianza Lodi.

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