«Non è semplice capire cosa vuoi davvero fare nella vita, serve tempo per conoscersi e immaginare bene dove ti vedi tra qualche anno. Oggi posso dire che quella sensazione di responsabilità, mista a libertà, mi ha guidato verso la scelta giusta». L’affermazione è di Alessandro Di Marcoberardino, matricola del corso di laurea in Giurisprudenza, che a quasi un anno dalla sua immatricolazione all’Università Cattolica, campus di Milano, fa un primo bilancio della sua nuova vita da studente universitario.
Alessandro, dopo quasi un anno di università, quali sono le tue riflessioni su questo percorso?
«Direi riflessioni e considerazioni molto positive. È stato un anno di grandi cambiamenti e di crescita personale. Guardando indietro, posso dire che le scelte che ho fatto – decidere di studiare Giurisprudenza alla Cattolica e di andare a risiedere presso il Collegio Augustinianum dell’Ateneo - si sono rivelate azzeccate. Certo, non è stato sempre facile, ma ora, ad alcuni mesi della mia immatricolazione in Cattolica, sento di aver trovato la mia strada».
Ripensando al momento della scelta universitaria, come te lo ricordi?
«Ricordo che è stato davvero un momento intenso. Un anno fa, lasciando la scuola superiore, sentivo che la mia vita stava per prendere una direzione completamente nuova. La pressione c'era, perché capisci che stai per fare una scelta che probabilmente influenzerà il tuo futuro».
Che cosa ti ha portato a decidere di studiare Giurisprudenza?
«Venendo dal liceo, ho pensato che Giurisprudenza fosse una scelta naturale per il mio percorso. È un corso di laurea molto completo e variegato, che ti permette di guardare la realtà quotidiana da una prospettiva diversa, più strutturata. Ti abitua a ragionare in modo logico e sistematico su questioni complesse».
Perché ha scelto proprio l'Università Cattolica?
«Dopo aver partecipato agli Open Day e aver fatto diverse ricerche, l'Università Cattolica mi ha colpito molto positivamente. Ha una storia importante, centenaria, e ha formato molte personalità di spicco. Quello che mi ha convinto di più è stata la combinazione tra tradizione e innovazione che contraddistingue l’Ateneo: da un lato c'è una solida base storica, dall'altro una forte apertura internazionale con collaborazioni con università estere».
«Un altro aspetto che ho valutato e preso in considerazione - nel momento della scelta dell’università - è il legame con il mondo professionale: la Cattolica ha molti ottimi rapporti con diversi studi legali della città di Milano, quindi già durante gli studi puoi iniziare a comprendere quali sono le possibili opportunità lavorative».
Come stai vivendo la vita universitaria rispetto a quando eri al liceo?
«La differenza principale è l'autonomia. All'università hai molta più libertà di gestire il tuo tempo: puoi scegliere se frequentare le lezioni, come organizzare lo studio, quando sostenere gli esami. Inizialmente può spiazzare, ma poi impari ad apprezzare questa responsabilità. Anche se devo ammettere che il sistema degli esami annuali all'inizio mi sembrava impegnativo, ora invece mi sto rendendo conto che ti aiuta a sviluppare un metodo di studio più costante e disciplinato».
E della tua esperienza al Collegio Augustinianum che cosa mi puoi raccontare?
«È stata una scelta azzeccata. Il collegio si trova in Via Necchi, quindi molto comodo per raggiungere l'università. Vivere lì ti permette di risparmiare tempo negli spostamenti e di non doverti preoccupare di molte questioni pratiche. Ma il vero valore aggiunto è l'ambiente: conosci ragazzi da tutta Italia, si crea davvero una bella comunità. E poi il collegio organizza tantissime attività: conferenze, ritiri, visite ai musei, serate al Teatro alla Scala, corsi di teatro, sport come il torneo "TIAS" di calcio e basket tra collegi. È un vero e proprio mondo ricco di stimoli».
Per studiare all’Università Cattolica hai lasciato la tua città, Pescara, la tua Regione, l’Abruzzo, e soprattutto la tua famiglia. Come hai gestito il distacco da casa?
«Devo dire che grazie al Collegio è stato più facile del previsto. L'ambiente accogliente e i nuovi amici incontrati mi hanno aiutato molto. Sono grato alla mia famiglia per il sostegno e per permettermi di vivere tutte queste nuove e importanti esperienze».
E come sta andando con gli esami?
«Sto concludendo il primo anno e devo dire che è stato più impegnativo del previsto, ma in senso positivo. Ho già sostenuto la prima parte dell'esame di Istituzioni di diritto privato, poi Filosofia del diritto e Storia del diritto medievale e moderno. Nel mese di luglio completerò Istituzioni di diritto privato e affronterò gli ultimi esami: Economia politica, Istituzioni di diritto romano e Diritto costituzionale. Il sistema degli esami annuali - che inizialmente mi sembrava tosto e impegnativo - in realtà ti aiuta a sviluppare un metodo di studio costante. Ti obbliga a essere disciplinato e a non procrastinare».
E nel tempo libero della tua nuova vita di studente universitario che cosa fai?
«Avendo più tempo a disposizione, grazie alla comodità della vicinanza del Collegio Augustinianum alla Cattolica, riesco a dedicarmi alle mie passioni: leggo romanzi e testi di filosofia, e pratico sport con i miei compagni del collegio. Ho anche fatto parte del gruppo di Teatro vocazionale universitario "Ai Due Chiostri”, che lo scorso 24 giugno ha portato in scena lo spettacolo dal titolo La speranza nel cuore nell’Aula Magna dell’Ateneo».
C’è un consiglio che ti sentiresti di dare a una futura matricola?
«Più che un consiglio, gli direi che è normale sentirsi spaesati all'inizio, perché è indubbiamente un grande cambiamento. Ma pian piano tutto si sistema: nascono nuove amicizie, si creano nuove abitudini, si accumula esperienza. La strada diventa più chiara con il tempo. L'Università Cattolica e il Collegio Augustinianum aiutano molto in questo processo di crescita, offrendo servizi utili, opportunità interessanti e tanti stimoli. Sono davvero soddisfatto della mia scelta e spero che altri studenti possano considerare questa possibilità».
Concludendo Alessandro, quali sono le tue riflessioni su questo primo anno da matricola?
«L'Università Cattolica e il Collegio Augustinianum hanno superato ogni mia aspettativa, accompagnandomi in una crescita sia culturale che personale. Ciò che mi ha colpito maggiormente è stata la capacità dell’ambiente universitario di creare un equilibrio perfetto: da un lato, infatti, ti richiede studio serio e impegno costante, dall’altro ti offre stimoli e opportunità interessanti. È questa combinazione a rendere, per me, l’università il luogo ideale per affrontare il passaggio all'età adulta con serenità, come un'esperienza di crescita naturale».