Una festa attesa dai poveri e da tutti gli studenti dell'Università Cattolica del Sacro Cuore nel campus di Roma dove la sera dell’11 dicembre, come ogni anno, le parole e la preghiera hanno aperto lo spazio all’accoglienza, all’affetto e a una festa di comunità: è stato tutto questo la Cena solidale di Natale, promossa dalla Comunità di Sant’Egidio e offerta da EDUCatt.
«Un momento speciale, un’alleanza sempre più stretta tra studenti, persone povere, medici e volontari – hanno commentato le promotrici e i promotori dell’evento -. Anche se ormai è un appuntamento fisso, la cena prima di Natale è vissuta sempre come una sorpresa: l’entusiasmo, la curiosità, l’attenzione e l’affetto sono stati i protagonisti della serata».
Prima di ritrovarsi tutti insieme in Mensa.23, un incontro di preparazione con gli studenti dove sono state presentate la realtà dei poveri e delle persone senza fissa dimora e le diverse condizioni di fragilità e di malattia, in una riflessione comune in cui è cresciuto nelle parole di tutti il senso di un Natale di accoglienza e di gioia: “Gesù è il povero e noi accogliendo i poveri accogliamo Gesù”.
Dopo la riunione, vivace e partecipata, nella Chiesa Centrale della Sede la Preghiera per la Pace nel mondo, con la meditazione di Padre Fredny Ameris sull’amore del Signore per la pace e la misericordia del Suo sguardo su tutti e su ciascuno: «La sofferenza della guerra non può lasciarci indifferenti e l’oppressione delle guerre, come frutto delle ingiustizie, aumenta la richiesta di pace». In conclusione sono stati letti i nomi dei Paesi in guerra e per ciascuno è stata accesa una candela davanti all’altare: la luce della speranza di pace.