È nei reparti e nelle corsie del Policlinico Gemelli che gli studenti entreranno tra pochi mesi ed è a tutti loro che si è rivolto il dottor Daniele Piacentini, direttore generale della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS: «È un grande onore partecipare a questa cerimonia, al contempo semplice, profonda, simbolica. Non è solo una tradizione accademica: il camice che state per indossare rappresenta le vostre competenze e la vostra empatia verso i sofferenti. State per entrare in un Policlinico universitario, non solo uno dei migliori ospedali d’Europa, ma un luogo in cui tutti condividono la stessa missione: curare e prendersi cura di ogni persona malata, in scienza e umanità. Benvenuti tutti al Policlinico Gemelli».
«Il Giuramento di Ippocrate ci ricorda che la medicina è arte così come una scienza e che il calore, l’empatia e la comprensione possono superare il bisturi del chirurgo o il farmaco del farmacista – ha proseguito il dr. Christou - Questo è il cuore del lavoro umanitario: nelle zone di conflitto, nei campi profughi o negli angoli più poveri del mondo spesso non disponiamo di attrezzature sofisticate, né di trattamenti avanzati. Ma ciò che possiamo sempre offrire è la nostra presenza, il nostro ascolto, la nostra solidarietà. A volte ciò che un paziente ricorda non è il farmaco che gli avete somministrato, ma il fatto che vi siete seduti accanto al suo letto quando il mondo lo aveva abbandonato. Umanità e solidarietà non sono valori astratti: si vivono in ogni visita, in ogni ferita medicata, in ogni mano tesa».
La Coating ceremony, la solenne cerimonia di vestizione degli studenti con la simbolica consegna del camice da parte dei docenti del Corso, è stata introdotta dalle parole del professor Giovanni Gambassi, presidente del corso di laurea in Medicine and Surgery: «Da questo momento in avanti, studiare Medicina non sarà più solo incamerare conoscenze, e per diventare veri medici non basteranno solo buoni voti. D’ora in poi si tratta di lavorare per uno scopo più grande: i vostri camici bianchi rappresentano un simbolo della fiducia che i pazienti ripongono in voi ogni giorno».
«Ricordate – ha continuato - che state intraprendendo una professione che si basa sulle relazioni e, soprattutto, sul contatto umano. Vi esorto, quindi, a mantenere un senso di umiltà: ascolterete meglio se penserete di non avere tutte le risposte; ed è così che svilupperete più conoscenza e sapienza e lavorerete al meglio per i vostri pazienti».